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Domani 27 gennaio, com’è noto ricorre la Giornata della memoria in ricordo della Shoah e delle sue vittime.

Istituita nel 2006 dall’Onu, la data è stata scelta perché il 27 gennaio 1945 l’Armata rossa entrò nel campo di concentramento di Auschwitz scoprendo l’orrore che vi era racchiuso e liberando i superstiti.

In occasione della ricorrenza, domani si terrà alle 17 a Squinzano un consiglio comunale dei ragazzi monotematico organizzato dall'amministrazione comunale, dall’istituto comprensivo e dall’Unicef.

Moderatrice della serata sarà Eleanna Bello, assessore comunale, mentre dialogherà con i ragazzi Tonio Tondo, inviato della Gazzetta del Mezzogiorno. Interverranno il sindaco Gianni Marra, la presidente provinciale dell’Unicef Maria Antonietta Rucco, la dirigente scolastica Loredana De Simone, la docente Annamaria Elia e il presidente del consiglio comunale Mino Solazzo.

La serata sarà accompagnata dalle musiche di Vincenzino e Giovanni Roma e si assisterà alla visione di alcuni frame tratti dal film ‘La vita è bella’ di Roberto Benigni.

Francesca Malatesta e Roberto Schipa omaggeranno la città di Squinzano con l’opera pittorica ‘Il muro della memoria’ in ricordo di tutti i bambini vittime dell’olocausto. L’iniziativa artistica è nata su ispirazione di Giorgio Celiberti, pittore udinese del 1929 che nel 1965 visitò il lager di Terezin, vicino Praga, dove migliaia di bambini ebrei, prima di essere trucidati dai nazisti hanno lasciato testimonianze della loro tragedia in graffiti, disegni, in brevi frasi di diario. Al suo ritorno trasformò in opere d’arte ciò che aveva visto affermando: ‘Quello fu il momento più drammatico della mia storia di pittore... Ciò che producevo dopo la visita a Terezin sembrava non esprimere abbastanza il dolore profondo che provavo. Come se in quel momento fossi passato a vedere la vita dall’altra parte: dalla parte della verità, della tragedia, del dolore, dell’orrore, della vergogna di essere uomo e come tale responsabile di quello che era accaduto… quei bambini con i loro graffiti avevano lasciato una disperata domanda d’amore e anche di perdono. Hanno scritto delle poesie e fatto dei piccoli disegni rappresentanti farfalle, cuori, numeri. Ho cominciato così a dipingere le farfalle e i cuori in omaggio a quelle vittime innocenti’.

 

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