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Si è svolto il 3 ottobre scorso, presso la sede dell’oratorio di Santa Maria del Popolo in Surbo, il primo di una serie di incontri formativi per catechisti ed educatori organizzati dai parroci delle tre parrocchie della comunità surbina, don Mattia Murra (Santa Maria del Popolo) don Antonio Sozzo (Santa Lucia) e don Gianni Ratta (Madonna della Fiducia in Giorgilorio).

 

 

 

Iniziativa messa in piedi per offrire momenti di formazione ai propri operatori pastorali al fine di discutere e riflettere sull’importante sfida del momento, la crescita sana e cristiana dei ragazzi in un momento di sfida in cui la società odierna con la sua molteplice offerta di consumo, forte individualismo e ricerca di piaceri superficiali rischia di far spegnere il desiderio dell’incontro personale con Gesù.

Il primo dei cinque incontri mensili, è stato guidato da don Mattia, con un incontro dal titolo “Catechesi e liturgia”.

L’arciprete, dapprima ha fatto un breve excursus sull’origine e la storia della catechesi in riferimento alle sfide dei tempi e alle modifiche della liturgia, con un’attenta e analitica riflessione sulla catechesi che secondo quanto recita il Direttorio per la catechesi (2020), essa “ha una sua specifica funzione di aiutare a comprendere l’importanza della liturgia nella vita della Chiesa [...] e di educare alla preghiera sia personale sia liturgica che comunitaria” . Imprescindibile il nesso liturgia e catechesi.

Da qui un momento di riflessione su quale può essere oggi il ruolo del catechista. Esso è strumento nelle mani del Signore il cui compito e missione principale è portare Gesù ai bambini, agli adolescenti e alle famiglie, trasmettendo la gioia dell’incontro con Gesù, centro dell’eucarestia e della vita del cristiano. Fondamentale e basilare anche la preparazione ai sacramenti che non si deve ridurre e limitare ad una semplice programmazione di contenuti e nozioni ma lo stesso incontro di catechesi deve essere occasione per far respirare il profumo di Dio che nel sacramento e nella liturgia diventa Parola ed essenza per ciascuno. Un passo dell’enciclica Evangelii gaudium di Papa Francesco ci viene in soccorso: “Impor-tante sentirsi “parte” più che spiegare “le parti” di una celebrazione. (cf. EG 234-237), Impegno e missione dei catechisti, sentirsi parte del tutto e portare il Tutto nel cuore di chi ci viene affidato.

 

                                                                                              

 

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