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Ieri 18 giugno, don Mattia Murra, giovane sacerdote di San Pietro Vernotico e parroco della comunità di Santa Maria del popolo in Surbo ha discusso, ottenendo il massimo dei voti, la tesi di licenza in Teologia liturgica presso la Facoltà di teologia della Pontificia Università della Santa Croce in Roma.

 

 

Il lavoro, curato dal prof. José Louis Gutierrez Martin e avente come titolo "La concelebrazione. Tra storia e prassi attuale" vuole esaminare una tra le grandi novità del Concilio Vaticano II, scorgendo nell'evento della concelebrazione una delle massime espressioni della novità liturgica portata dall’assise ecumenica.

Il cammino accademico che ha guidato il giovane presbitero alla stesura del prodotto finale, coronamento degli studi teologici è stato caratterizzato da una attenta analisi delle fonti, connessa ad un esame dei documenti conciliari e a cui si è aggiunta una appendice che vuole approfondire aspetti di estetica liturgica.

La dedica del parroco "surbino" è una carezza alla comunità che gli ha permesso di vivere questa esperienza.

"Summa cum laude - afferma don Mattia - è il voto attribuito a questo scritto ma è soprattutto quello che io do alla mia comunità che ha dimostrato di essere composta da un laicato adulto e maturo; mi ha permesso di recarmi spesso a Roma, pensieroso ma al contempo sereno e certo della corresponsabilità di tutti nella vita parrocchiale".

La vita comunitaria, secondo don Mattia non ha conosciuto rallentamenti anche "grazie ai padri Luca e Antonio (Fracasso e Parrino, passionisti ndr) che non ci hanno mai fatto mancare il Pane quotidiano".

Entusiasta anche la comunità parrocchiale che ha espresso attraverso i social la soddisfazione per questo traguardo raggiunto dal parroco: "caro don Mattia siamo felici per te"; "questo traguardo è la ricompensa per i tanti sacrifici che hai sostenuto"; "nonostante questo impegno non hai mai fatto mancare nulla alla tua comunità"; "la tua determinazione è la scintilla che porta a termine tutto ciò che ti poni come obiettivo".

A don Mattia insieme ai messaggi del popolo di Surbo giungano anche gli auguri dell'arcivescovo Seccia e dei suoi confratelli nel sacerdozio affinché questa fatica possa essere per la gloria di Dio e per il bene della Chiesa universale e diocesana.

 

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