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Francesco Fugazzaro, 29 anni, nel pomeriggio di oggi 2 marzo, presso la chiesa del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo in Roma, sarà ammesso a ricevere gli ordini sacri.

 

 

Figlio della Chiesa di Lecce, nato a Taranto, ha vissuto i primi anni di vita a Modena, Torchiarolo, e poi a Lecce. Completati gli studi presso l’Istituto tecnico “Grazia Deledda” di Lecce, si trasferisce a Siena e poi a Firenze dove consegue la laurea di igienista dentale a soli 22 anni e gli viene pubblicata la tesi di laurea su una rivista scientifica. Da libero professionista lavora in diversi studi dentistici a Firenze e provincia, nella “culla del Rinascimento”, e questo ha favorito l’incontro con numerose persone diverse per età, cultura e origine, che hanno contribuito alla sua crescita personale.

Apparentemente è un giovane a cui non manca niente, ormai sembra che quella sia la strada della sua vita ma “Una sera del dicembre 2016 - racconta Francesco - dopo diversi solleciti da parte di care amiche, andai a conoscere questi sacerdoti del Preziosissimo Sangue, di cui loro mi parlavano con tanto entusiasmo, e dopo essermi fatto una chiacchierata con uno di loro decido di fare en plein e mi confesso”.

“Erano anni che non entravo in chiesa - continua Francesco - tuttavia, appena fatto il segno di croce, inizio a piangere come un bambino! Era il pianto della ‘nuova vita’ appena nata. Uscii da quella chiesa con una leggerezza d’animo indescrivibile - per chi ha studiato un po’ di scienze dico: con un peso specifico diverso, ‘risorto’ per usare una parola nota ad un certo pubblico. Avevo davvero incontrato Dio”.

Inizia da lì un nuovo percorso di vita, non certo dal punto di vista professionale ma di ricerca della pace interiore. In questo nuovo cammino di ricerca, nel mese di luglio del 2017 si trova a Međugorje e lì “Una chiacchierata con un sacerdote - racconta Francesco - mi fa riosservare la vita da un’altra prospettiva che mi inchioda a quelle domande di senso che per troppo tempo non avevo ascoltato in modo profondo e serio: cosa mi rende davvero felice? Per chi sto spendendo la mia vita? È davvero questo il massimo della felicità o desidero altro? Da qui sono entrato in uno dei travagli più dolorosi della mia vita che mi ha portato a rimettere in discussione tutto, ma a partorire finalmente, nel 2019, dopo un lungo periodo di discernimento e accompagnamento, la scelta di intraprendere il cammino verso ciò a cui sentivo che Dio mi chiamava per essere davvero: pienamente felice!”.

È lì la decisione di un passo travagliatissimo ma importante: lasciare tutto per diventare sacerdote missionario del Preziosissimo Sangue. “Detto in altri termini - conclude Francesco - ‘Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga’. (Gv 15,16)”.

 

 

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