Con il canto del Te Deum, è calato il sipario sulla festa compatronale della Madonna di Galeano a Torchiarolo. Una festa che è il prolungamento della Pasqua, la quale è motivo di ritorno in patria di tanti figli, la ricongiunzione di tante famiglie, l'abbraccio di tanti che da tempo non si vedono, è motivo di incontro e di giubilo, è espressione meravigliosa di fede e devozione.
Già durante la Settimana Santa, tra celebrazioni, riti, pie pratiche e devozioni, uno stuolo di fedeli ha gremito la chiesa madre e non solo. Già in occasione delle celebrazioni della Domenica delle Palme, si è notato un incremento della partecipazione del popolo rispetto agli anni passati, come anche nel triduo santo. Nella messa in Coena Domini, con la lavanda dei piedi, si son voluti ripresentare i temi che hanno caratterizzato la visita pastorale. Come anche, i giovani, hanno scelto, per l'altare della reposizione e l'adorazione comunitaria, il tema del Cuore del Pastore, che ristora, rinvigorisce, risana le ferite, converte i cuori di pietra in cuori di carne. Ai piedi dell'altare maggiore, è stata rappresentata la cena ebraica, mentre all'altare della reposizione, il passaggio dall'aridità della vita e del cuore, alla vita nuova, al cuore di carne, dal deserto alla Pasqua, tutto grazie all'incontro con il Signore e al passaggio dal suo discepolato.
Nel pomeriggio del Venerdì Santo, come da tradizione, alle 15, dopo lo sparo dei tre colpi, tantissimi fedeli hanno sostato in preghiera, contemplando e meditando i sette dolori di Gesù e le sette parole di Maria. La statua dell'Addolorata è stata portata processionalmente in chiesa ai piedi del Figlio morto, da alcune ragazze, precedute dai giovani con le trenule, il tutto accompagnato dal tradizionale canto penitenziale locale "Pirduname".
In serata, la Via Crucis animata dai giovani e adulti di Azione cattolica.
Come da tradizione, i festeggiamenti in onore della Madonna di Galeano, iniziano proprio la notte santissima di Pasqua, quando al termine del canto del Gloria, la statua della Madonna, portata in spalla dai ragazzi del rione vincitore del torneo, fa ingresso dalla piazza in chiesa madre, accompagnata dal pianto dei fedeli, grida, applausi, trozzule e trenule e l'immancabile inno "Vergine di Galeano", che lo scorso anno è stato approvato dall'Arcivescovo Michele.
Non ci sono parole per descrivere l'emozione e la commozione che il popolo di Torchiarolo vive in queste sue giornate di comunità, di storia, di amore, di lacrime, di sogni e progetti, richieste e ringraziamenti, ritorni e partenze, nostalgie, ecc...
Il giorno di Pasqua poi, è scandito dagli orari soliti domenicali delle celebrazioni, perché poi il giorno dopo, a Pasquetta, si riparte con Maria. Al mattino, dopo la messa delle 8, inaugurazione solenne della fiera, con le autorità religiose, civili e militari ed un momento di preghiera al monumento dei caduti. Al pomeriggio è partito il pellegrinaggio, che porta i fedeli insieme a Maria, presso il santuario di Galeano, lì dove è iniziata, secoli addietro, la storia d'amore tra il popolo di Torchiarolo e la Madonna. In serata, l'arcivescovo Michele Seccia, ha presieduto la solenne celebrazione eucaristica, nella quale ha esortato i fedeli a conservare e tramandare queste belle tradizioni e devozioni che devono coincidere con la vita vera, concreta e vissuta.
Nella stessa occasione, il sindaco ha annunciato la riapertura dell'intero complesso di Galeano, con una giornata ad esso dedicata, probabilmente nel mese di maggio, terminati ormai i lavori.
Dopo la messa, è ripartita la processione verso il paese, con sosta all'ingresso per lo spettacolo pirotecnico e la consegna delle chiavi della città da parte del sindaco. Terminati i fuochi è iniziata la meravigliosa accoglienza di Maria nello stuolo di fedeli lungo le strade del paese e in Piazza Castello, lì dove c'è stata la solenne benedizione eucaristica al paese, il fervorino del parroco, il canto a sorpresa del Regina Coeli, da parte del parroco emerito don Domenico Fiore e a seguire l'inno mariano, accompagnato dalla banda e cantato dai cori parrocchiali.
Il martedì, dopo la Messa del mattino è nuovamente uscita la processione, che ha portato Maria lungo le nostre strade. Al rientro e in serata, la Messa solenne.
Da domenica a martedì, in Piazza Castello, si è ripetuta la bella esperienza dello scorso anno di Happyazza, con stand di musica e degustazione, intrattenimento assai gradito, durante l'esibizione di vari spettacoli: domenica Ciccio Riccio, lunedì il Gran concerto bandistico della Grecía Salentina, diretto da Giancarlo Perrone e martedì Il Giardino dei Semplici. Da anni non si vedeva così tanta gente anche fino a tarda sera, giovani ancorati alla piazza insieme alle loro famiglie, dai più piccoli ai più grandi in un palpito solo, nei momenti di festa religiosa e nei momenti di festa civile.
È doveroso ringraziare tutti coloro che si sono prodigati per queste giornate di santificazione, che hanno permesso di respirare ossigeno, vita e bellezza. Da chi ha lavorato notte giorno, in chiesa o per le strade, nei gruppi o singolarmente, chi ha pensato, progettato, realizzato, creato e curato, donato tempo, lavoro, gioco, chi ha animato e curato i vari momenti e le celebrazioni, chi ha realizzato la festa o portato statue, i tanti benefattori economici e non solo. Quest'anno, la partecipazione giovanile, si è fatta sentire molto di più, sia dal punto di vista organizzativo, ma anche nei momenti di preghiera e di festa. E dalla festa della Madonna, inizia la creazione di tante nuove famiglie, attraverso il sacramento del matrimonio.
In chiusura, ieri, nella domenica del Te Deum di ringraziamento, la comunità torchiarolese, tra cui Comitato feste che ringraziamo per il grande lavoro, insieme anche all'amministrazione comunale, ai rappresentanti della parrocchia e dei rioni, è stata invitata, dall'amministrazione comunale di San Pietro Vernotico, a partecipare nel pomeriggio, al tradizionale corteo storico della bandiera, che rievoca, l'attacco dei Turchi, dai quali San Pietro si è difesa grazie all'annuncio, fra torri di guardia, giunto da Torchiarolo.
La nostra comunità, si prepara ora all'evento di portata diocesana e non solo, dell'arrivo e la permanenza in Chiesa Madre, delle reliquie del Beato Rosario Livatino, giudice ragazzino e martire, 19-20-21 maggio prossimi.