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È dal 2016, che ogni anno, la comunità di Torchiarolo si ritrova attorno al monumento delle vittime del lavoro, realizzato nel cimitero comunale, sposando l'iniziativa del comitato "12 giugno", nato e creato a Taranto, da un padre che ancora piange il proprio figlio deceduto all'Ilva.

 

 

L'intento di questa associazione e la realizzazione di questo monumento in 13 comuni italiani, in Puglia, è quello di sensibilizzare e promuovere il valore della vita, spesso ingiustamente sacrificata negli ambienti di lavoro, vite molto giovani troncate, lavoratori che sono usciti da casa andando al lavoro, per non far più ritorno. Si sottolinea il bisogno di gridare questa vita e di far giustizia, affinché il lavoro non sia né schiavitù, né causa di morte, ma servizio, dignità e pane quotidiano. 

Nella mattinata di ieri, 10 giugno, Torchiarolo ha commemorato le sue vittime del lavoro, del volontariato e del dovere. Diciassette nomi, ovvero volti, storie, famiglie, sacrifici, sogni infranti, progetti svaniti, che grazie alla fede, assumono un sapore diverso, sacrificio gradito a Dio, offerta della vita, un sangue non versato invano, ma che continua ad irrigare, nutrire e benedire la nostra terra e le nostre generazioni, che da questi modelli di vita e di storia, imparano il valore, l'unicità, la sacralità della vita e del lavoro che nobilita l'uomo, come ha ribadito don Antonio De Nanni.

A presenziare il rito commemorativo, sono intervenuti: il sindaco Elio Ciccarese che ha dato lettura dei nomi delle vittime, il console provinciale dei Maestri del lavoro Vincenzo Gatto, il viceconsole provinciale Piero Spalluto di Torchiarolo e organizzatore dell'evento, il presidente e fondatore dell'associazione "12 giugno" Cosimo Semeraro, il vicario parrocchiale don Antonio De Nanni che ha presieduto il rito di benedizione, l'alfiere della Repubblica Elisa Palombo che ha dato lettura della preghiera del Maestro del lavoro e Antonio Tondo, maestro del lavoro che ha guidato la manifestazione.

Erano presenti diverse associazioni cittadine e provinciali di cui: la federazione dei Maestri del lavoro, l'associazione Combattenti e reduci, il Centro anziani, il Circolo cittadino, l'Avis e diversi Maestri del lavoro e Cavalieri della Repubblica insieme ai familiari delle vittime e ai fedeli convenuti.

La messa di suffragio è stata celebrata la sera in chiesa madre, con l'invito a non fermarsi ai tradizionali e annuali elenchi di defunti, ma a far vivere e parlare queste vite alle quali siamo grati, cercando di scoprirne sempre di più, che probabilmente negli anni sono passate inosservate o dimenticate e pensando anche alle vittime del lavoro in mare.

 

 

 

Forum Famiglie Puglia