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Nei giorni scorsi la comunità parrocchiale della Santa Famiglia e tutta la comunità di Trepuzzi ha vissuto dei giorni di grazia per la presenza della Reliquia della Madonna delle Lacrime di Siracusa.

 

Il prezioso reliquiario è stato accolto da una folla festante nei pressi del Calvario alla presenza dell’arcivescovo Michele Seccia, di mons. Peppino Pavone vicario generale dell’arcidiocesi di Trani, Barletta, Bisceglie, del parroco don Alessandro Scevola, dei sacerdoti trepuzzini, dalle autorità locali e da numerosi fedeli che hanno vissuto il momento emozionante dell'accoglienza.

“Ho voluto fortemente la presenza delle lacrime di Maria - così Seccia nella sua preghiera di accoglienza - perché come comunità diocesana avevamo bisogno di questo segno forte di conversione ma anche di consolazione e di conversione per noi tutti. Le lacrime di Maria sono segno dell'amore di Dio per noi, un amore che deve guarire le nostre infedeltà e ci spinge a ritornare al Signore con sentimenti di autentica fede e di rinnovata santità”.

Dopo il rito di accoglienza il Reliquiario è stato portato processionalmente in parrocchia dove mons. Peppino Pavone ha presieduto la solenne eucaristia. In particolare nell'omelia don Peppino ha voluto ricordare a tutti l'importanza della presenza delle lacrime come momento favorevole di conversione e di ritorno a Dio in un contesto sociale nel quale l’io personale ha preso il posto di Dio. “Piange la Madre perché Dio è stato messo da parte, perché l'uomo ancora oggi rifiuta il suo amore e la sua proposta di redenzione. E quando una mamma non ha più parole da pronunciare piange e le lacrime di Maria sono la sua parola più forte e incisiva".

Al termine della messa e dopo il bacio della reliquia, la veglia animata dai giovani ha permesso ai numerosi fedeli presenti in chiesa di ripercorrere, nella preghiera, le tappe importanti del miracolo siracusano grazie anche alla testimonianza diretta di don Raffaele Aprile, vice rettore del santuario di Siracusa, che ha raccontato personalmente come anche la sua vocazione sacerdotale è frutto e dono scaturito dalle lacrime di Maria.

Al termine della veglia la chiesa è rimasta aperta tutta la notte per la preghiera personale in un continuo pellegrinare di giovani, famiglie, anziani che nel cuore della notte hanno pregato e vegliato con Maria affidando a lei le gioie e le lacrime che ogni storia personale porta con sé.

Al mattino il canto delle lodi e la santa messa presieduta da Padre Raffaele Aprile hanno concluso questa breve ed intensa visita che resterà nel cuore e della storia del nostro popolo trepuzzino.

Una curiosità. Per volere di don Alessandro e dei suoi collaboratori i fiori di calla che hanno fatto da raggera al prezioso Reliquiario sono stati donati dai 29 bambini che lo scorso 12 maggio hanno vissuto la loro prima comunione. I bambini sono la gioia e la corona di Maria, sono i suoi figli più amati ed è stato bello sapere che sono stati proprio loro ad essere "sentinelle" di questa presenza di grazia.

 

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