'Sono solo nella stanza accanto' è il nome che don Alessandro Scevola, parroco della Santa Famiglia di Trepuzzi, ha voluto dare alla serata di domani 8 novembre dedicata ai defunti come del resto tutto l'ottavario e che si svolgerà nel salone dell'oratorio “Giovanni Paolo II” alle 19.
Si tratta di un verso della poesia “ La morte non è niente” attribuita a Sant'Agostino e l’evento sarà animato dai giovani dell'Azione cattolica, guidati da Anna Blasi. È prevista quindi la declamazione di cinque tra le più belle poesie sul tema della morte, che fanno pensare alla vita, da Catullo a Neruda, da Pessoa a Pavese, per finire con Alda Merini, per ricordarla nel decennale della morte avvenuta il primo novembre del 2009. Seguirà “A livella” di Totò, recitata da tre ragazzi , poesia che affronta con ironia e leggerezza tipiche di Totò, il tema della morte, ricordando come al di là delle professioni e posizioni che occupate in vita, in fondo, davanti all'ultimo passo, si è tutti uguali.
Concluderà la parte letteraria la poesia “Della morte” di Nazim Hikmet, poeta turco, morto a Mosca nel 1963, che ha trascorso molti anni della sua vita in carcere. Ed è proprio in carcere che è ambientata la poesia che sarà drammatizzata da quattro giovani.
Le poesie saranno intervallata dalla voce della solista Roberta Piro , che canterà alcune canzoni sul tema della vita, come “La vita è bella” dal film di Benigni, “Che sia benedetta” di Fiorella Mannoia e “Il cerchio della vita” di Ivana Spagna.
Concluderanno la serata due coreografie eseguite dalle allieve della scuola di danza “Balletto del Salento” diretta da Vera Giannetto, sui temi dello scorrere del tempo e della vita che passa. Le musiche sono di autori vari e le ballerine hanno già vinto numerosi concorsi di livello nazionale ed internazionale ed hanno calcato palcoscenici importanti.