Cala il sipario e si spengono i riflettori si spengono su un evento nell'evento, la Festa della Madonna Assunta al cielo con l'elevazione di Trepuzzi a “Civitas Mariae”, che ha segnato la comunità cristiana e cittadina consentendole di mostrare il suo grande cuore e l'infinito spirito di servizio che la caratterizza.
Insieme, arcivescovo, parroci che qui operano, autorità civili e militari e in un clima di grande familiarità abbiamo sognato questo tempo di grazia, lo abbiamo pianificato e preparato; il timore che tutto potesse non svolgersi come previsto ci ha pervaso ma la gioia incontenibile per ciò che è stato ha avuto la meglio. Tutto sia per la gloria di Dio.
Maria ci ha attratti al suo cuore di madre e noi, da figli innamorati, non abbiamo esitato a metterci alla sua scuola, a lasciarci guardare dai suoi occhi amorevoli, a farci conquistare dal suo cuore palpitante, a consentirle di benedirci con le sue mani tenere e premurose.
Resta nel cuore l’esultanza di un popolo che non solo onora la Madonna perché patrona ma che si sente chiamato ad una missione grande: vivere ‘di’ e ‘come’ Maria, vivere l'amore per il suo Figlio Gesù, vivere l'ascolto della Parola, vivere l'obbedienza al progetto di Dio, vivere camminando per testimoniare la povertà evangelica.
Essere città mariana ci inorgoglisce e ci responsabilizza e ci spinge ad essere cristiani che vivono il Vangelo nel servizio all'uomo soprattutto nella gestione della cosa pubblica, nell'attenzione agli ultimi, nella condivisione che ci contraddistingue come discepoli.
Vescovi e sacerdoti ci hanno preso per mano in questo novenario e ci hanno mostrato Maria donna feriale, mamma del quotidiano, sorella nel cammino con il suo Figlio.
A lei tutti noi vogliamo guardare per essere portatori del Signore Gesù in ogni stato di vita, per diventare i costruttori della umanità nuova inaugurata con il mistero pasquale del Cristo.
Maria possa insegnarci l’essenzialità della fede, possa mostrarci che vivere da incarnatori della Buona Novella è possibile solo se ci si fa piccoli; Ella ci sproni a divenire cantori delle meraviglie che il Buon Dio compie in quanti scelgono di affidarsi a Lui e con il suo passo svelto ci consegni al Figlio suo come uomini e comunità in grado di profumare di vangelo.
E allora cala sì il sipario ma Trepuzzi è onorata per avere in Maria l’esempio concreto per vivere da cittadini del cielo.
*arciprete di Trepuzzi