“Caro Padre Antonio auguri di cuore! Perché so che gli anni che tu hai trascorso sono stati ricchi di sapienza di Dio ma anche di ricerca dell’intelligenza da parte dell’uomo”. Questo è solo uno stralcio dell’omelia che l’arcivescovo di Lecce, mons. Michele Seccia, ha voluto rivolgere a Padre Antonio Febbraro (Ofm)

in occasione dei suoi cinquant’anni di vita sacerdotale. La celebrazione è stata presieduta proprio dall’arcivescovo e si è svolta presso la Casa di cura “Marangi-Crispino” di Lecce, dove padre Antonio svolge da più di un anno le mansioni di cappellano collaborando con le suore Serve di Maria.

Padre Antonio Febbraro, nato nel 1940 a Pisignano di Vernole, ha svolto il suo ministero sacerdotale dopo aver studiato presso la Pontificia Università Urbaniana di Roma. Durante la sua permanenza nella capitale partecipò anche a più sedute del Concilio Vaticano II, per poi dedicarsi all’insegnamento avendo conseguito la specializzazione in ecclesiologia, materia questa che insegnò nelle università dell’Ordine a Gerusalemme e a Bari. Ha conseguito inoltre l’abilitazione all’insegnamento della lettere nella scuola di Stato e la laurea in pedagogia presso l’Università degli Studi a Lecce. Autore di numerosissimi libri come “Chiesa in Cammino” (Libreria Internazionale Ed. Francescane) del 1973 e “Tra Vescovi in gloria e Monaci in stracci” (compagnia degli ultimi) del 2014, Padre Antonio oggi è anche insegnante di religione presso la scuola dell’infanzia “V.N. De Carlo” di Vernole, mantenendo vivo il suo ministero sacerdotale a servizio della diocesi.

Al termine della celebrazione Padre Antonio ha ringraziato quanti gli sono stati vicino, ricordando anche la sua umile famiglia di origine, verso la quale spesso torna ad esprimere sincero affetto, essendo cresciuto, come lui stesso ci tiene a precisare, in un ambiente caratterizzato dalla povertà del secondo dopo-guerra, ma anche da un clima di affetto e di spontanea solidarietà. Alla celebrazione hanno partecipato numerosi fedeli, i familiari di Padre Antonio, alcuni sacerdoti e il gruppo giovanile del Grp Vernole, che il frate segue costantemente.