In scena a Vernole lo spettacolo dedicato a Santa Maria Faustina Kowalska. Si tratta di un opera sacra moderna tratta dal diario della suora polacca, che nella sua breve vita manifestò una forte devozione a Gesù Misericordioso.
Lo spettacolo “Faustina, messaggera di Dio” andrà in scena nella Chiesa Madre di Vernole alle 19,30 del 7 ottobre, la regista dell’opera, Maria Rosaria Camardella, concede a Portalecee qualche anticipazione.
“È un tipo di lavoro molto particolare – spiega Camardella - che unisce la ricerca storico-antropologica sulla vita di questa giovanissima santa con proposte di riflessione e meditazione spirituale, connesse alla proposta che il Signore ha fatto a Faustina della Divina Misericordia. La rappresentazione consiste nella narrazione della vita della santa, da quando era bambina fino a quando giovanissima muore, tra una notizia storica ed una riflessione mistico spirituale. Il tutto con degli effetti molto particolari, colonne sonore inedite, messaggi molto commoventi, danze ispirate che non sono decontestualizzate, ma sono proprio legate a momenti spirituali della vita della santa, sia come dedica sia durante le fasi delle sue visioni n cui vede l’inferno e il purgatorio, ma anche per le testimonianze in riferimento alla divina misericordia”.
“Si tratta – continua la regista – di un tipo di un teatro che persegue l’obiettivo di dare una forte testimonianza attraverso la vita di questa giovanissima santa ai giovani, dal momento che siamo nella fase iniziale del sinodo sui giovani, è molto bello dedicare ai loro progetti e alle loro speranze questa storia, di una donna estremamente incolta e poverissime, che dati i tempi non aveva grandi prospettive di vita, visto che la storia si svolge subito dopo la prima guerra mondiale e termina all’inizio della seconda”.
“Attraverso questa storia – conclude - viene raccontata ai giovani la forza della fede, della testimonianza e della coerenza, fino a dedicare la propria vita al mondo intero. Lei è messaggera della misericordia in quanto il Signore le dona le promesse che dovrà divulgare al mondo, e siccome era scoppiata la seconda guerra mondiale, l’onore e il culto per questa giovane santa si propaga proprio attraverso le guerre, i soldati portavano con loro tutto quello che Faustina aveva scritto e l’immagine miracolosa del pittore che purtroppo, e con dispiacere di Faustina, dipinge la prima edizione del famoso quadro. Tutto questo messo insieme attraverso una serie di dialoghi tra una persona che non crede e Faustina, che come se fosse viva in mezzo a noi fa una bellissima testimonianza della sua esperienza e del suo amore per il Signore. Spero tanto che tutto questo possa servire come testimonianza viva e modello di identificazione per i nostri giovani che vedano il coraggio della coerenza e di una vita tutta donata”.