L’amabilità, unita alla interiorità, dove agisce Colui che ha detto: “Io sarò con voi tutti i giorni” (Mt 28,18), sono la moneta preziosa che abbiamo dalla Provvidenza nella persona e nel ministero dell’arcivescovo Michele Seccia.
Il sorriso, che indica un cuore pacificato, è stato il primo dono offertoci dal 2 dicembre 2017. Un sorriso non di facciata, ma che scaturisce da quel mondo interiore nel quale dimora Cristo sacerdote, da quel cuore abitato ed offerto a Dio e a tutti noi. Non è difficile fare questa lettura perché sono trascorsi sette anni e nonostante le fatiche pastorali l’arcivescovo annuncia Gesù Cristo Signore, prende per mano chi è in difficoltà con l’amabilità che caratterizza la sua persona. Guida tutti noi: laici e presbiteri, nel sentiero irto sì, ma affascinante, qual è la sequela Christi.
Disponibilità nell’ascolto, prontezza nell’ accogliere soprattutto i meno fortunati che bussano al suo cuore. Vive ed esercita il servizio episcopale con quella umiltà che scaturisce dal contatto con il cuore di Cristo. La fragilità, retaggio dei nostri progenitori, quindi comune a tutti, per la vita dell’arcivescovo è motivo di offerta; la spontaneità nelle relazioni è segno di un cuore “abitato”; la luce del suo sorriso indica quel mondo dove il protagonista è Colui che lo ha scelto per essere apostolo tra la gente. Il vescovo Seccia: un apostolo affascinato dal suo Maestro e dalla gente che cerca in lui il volto di Dio.
Abituati a vedere nel pastore più le capacità umane e le strategie pastorali, spesso ci sfugge il mistero presente nel cuore, nell’intera sua persona: l’amore per Cristo e per la gente, l’amore per Cristo che si fa offerta, l’amore per la gente che si fa preghiera e impegno apostolico. La guida di una porzione del popolo santo di Dio chiede dono totale, umiltà di cuore, gioia di servire il Signore nel popolo ed in ogni persona che cerca il volto di Cristo.
L’arcivescovo Seccia, con la sua amabilità, è per tutti noi: presbiteri, consacrati e laici, un segno chiaro di quella Presenza che rallegra il cuore indicandoci la strada sicura nel cammino comune di santità a cui siamo chiamati. Grazie, eccellenza e padre, per essere sacramento di Cristo Buon Pastore.