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Conclusioni che… non sono conclusioni. Mons. Luigi Renna, presidente del Comitato scientifico e organizzatore, è intervenuto all’assemblea dei delegati alla Settimana sociale per provare a definire alcuni punti fermi e individuare dei rilanci al termine dei lavori di Trieste.

 

 

Parla di “una semina di ascolto e confronto”, della necessità di “raccogliere primizie di frutti che verranno”. I cattolici giunti nella città adriatica “hanno messo in luce - dice - il desiderio di esserci e di contribuire a costruire democrazia”. Ha citato i discorsi tenuti dal Presidente della Repubblica Mattarella e dal presidente dei vescovi card. Zuppi, ha invitato a rileggere i testi dei relatori che “hanno indicato la strada di una manutenzione della democrazia cui siamo chiamati come cattolici”.

Tre le piste sottolineate: consapevolezza, sulla quale si è soffermato lo stesso Renna; metodo, sul quale è intervenuto Padre Giacomo Costa; prospettive, tratteggiate da Elena Granata (entrambi del Comitato scientifico). “Vogliamo portare a casa questa esperienza - ha detto Renna a proposito della consapevolezza - nella convinzione che i cattolici, nei vari ambiti, sentono l’importanza di ripensare la dimensione comunitaria, partecipando alla vita sociale e democratica, in Italia come in Europa”.

Questo anche nella prospettiva di “far nascere e accompagnare vocazioni alla vita politica, e che questa non resti estranea alla vita cristiana”.

 

 

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