Nuovo servizio medico di telemedicina per alcuni degli ospiti della Casa della Carità di Lecce sostenuto e fortemente voluto dal Rotary Club per la prevenzione a distanza delle malattie cardiovascolari.
La telemedicina è la nuova frontiera ormai attuale della salute e del benessere e che secondo il presidente del Rotary Club Lecce, Mario Moroni, deve riguardare soprattutto i più bisognosi e le persone più in difficoltà.
“Perché carità non è soltanto un pasto caldo e un alloggio” ha spiegato Alessandro Valenti, presidente dell’Accademia della carità, che con Simona Abate, coordinatrice della Casa, ha accolto con gioia il progetto per gli ospiti “ma anche dare i mezzi e la consapevolezza per prendersi cura di sé stessi e dare vera dignità alle persone”.
Un progetto di telemedicina per la prevenzione delle patologie cardiovascolari in pazienti ipertesi grazie alla disponibilità del prof. Giuseppe Santarpino, cardiochirurgo e corresponsabile dell'U.O. di cardiochirurgia a Città di Lecce Hospital, oltre che membro del Rotary Club Lecce. Sabato scorso venti ospiti della Casa della Carità hanno ricevuto un dispositivo medico a braccialetto da apporre al polso, che consente una misurazione automatica e continua della pressione nell’arco delle 24 ore, 7 giorni su 7. Il paziente, registrato su un’apposita piattaforma, riceve il dispositivo che registra i valori semplicemente indossando un braccialetto. Il medico da remoto potrà leggere i valori sulla piattaforma, monitorare eventuali farmici assunti dal paziente e adattare quindi la terapia medica per una miglior cura.
Un nuovo servizio alla persona che si aggiunge agli ormai numerosi servizi all’avanguardia che si prendono cura e hanno come obiettivo il reinserimento sociale di chi ha più bisogno.