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“Per favore, non rimaniamo barricati in sacrestia e non coltiviamo piccoli gruppi chiusi dove coccolarci e stare tranquilli”.

 

 

 

È l’invito rivolto alla comunità del Pontificio seminario Lombardo di Roma, ricevuta oggi in udienza (LEGGI IL TESTO INTEGRALE). “C’è un mondo che attende il Vangelo e il Signore desidera che i suoi pastori siano conformi a lui, portando nel cuore e sulle spalle le attese e i pesi del gregge”, ha proseguito Papa Francesco: “Cuori aperti, compassionevoli, misericordiosi, e mani operose, generose, che si sporcano e si feriscono per amore, come quelle di Gesù sulla croce”.

“Questo mi porta all’esperienza che p fra di voi, con i confessori di Santa Maria Maggiore”, ha aggiunto a braccio: “cercare preti misericordiosi per noi, e noi essere misericordiosi per gli altri. Siate misericordiosi con tutti, non dimenticate che Dio non si stanca mai di perdonare, siamo noi a stancarci di chiedere perdono: perdono, senza fare troppi problemi”; e mani operose, generose, che si sporcano e si feriscono per amore, come quelle di Gesù sulla croce. Così il ministero diventa una benedizione di Dio per il mondo”.

Citando l’esempio di Pio XI, ex alunno del Lombardo, che appena eletto scelse di affacciarsi non più all’interno della basilica di San Pietro, ma dalla Loggia esterna, il Papa ha commentato: “Quel gesto di Pio XI valse più di mille parole. Sempre i gesti di Pio XI vanno più di mille parole: era un papa di personalità. Hanno lavorato più di 40 minuti per liberare per balcone, ma lui aspettò”.

“Spesso, anche qui in Italia, i discorsi ecclesiali si riducono a sterili dialettiche interne tra chi è innovatore e chi conservatore, tra chi preferisce quel politico e chi quell’altro, e si dimentica il punto centrale: essere Chiesa per vivere e diffondere il Vangelo”. Ha denunciato ancora il Papa. “Non preoccupiamoci dei piccoli orticelli di casa, c’è un mondo intero assetato di Cristo”, l’invito di Francesco: “Vi esorto a coltivare con entusiasmo in questi anni e in questa città, nella dimensione universale romana e del Lombardo, un cuore aperto, disponibile, missionario!”. “Chiediamoci ‘che cosa posso offrire?’ all’inizio di ogni giornata”, la richiesta sulla scorta della prima omelia solenne di Pio XI: “È una bella domanda, che potete applicare a tutto quello che state facendo ora per prepararvi alla missione. Che cosa posso offrire è una domanda che non ruota attorno a voi, al desiderio di quella cattedra, di quella parrocchia, di quel posto in curia; no, è una domanda che chiede di aprire il cuore alla disponibilità e al servizio”. “State attenti col carrierismo”, il monito a braccio: “Siate pastori del gregge, e non pettinatori di quelli squisiti”.

 

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