“Gli Apostoli, ricordandosi delle parole che Gesù aveva loro rivolto prima di inviarli per la missione, compresero che quella ricchezza dell’essere stati con Lui non potevano tenersela per sé, ma dovevano ‘annunciarla dalle terrazze’!”.
“Bellissima questa immagine che, come ricordate, soprattutto nei difficili e drammatici mesi di marzo-giugno 2020, ci ha visti cantare, parlare, pregare, suonare e raccontare la speranza di tornare ad incontrarci e riabbracciarci proprio dai nostri balconi e dalle nostre terrazze”. Lo scrive l’arcivescovo Giovanni Ricchiuti, vescovo di Altamura-Gravina-Acquaviva delle Fonti, nel messaggio per la 95ª Giornata missionaria mondiale, che si celebra domenica 24 ottobre.
“Riscoprire la bellezza della testimonianza cristiana a partire dal contatto, personale e comunitario, con la Parola e con l’Eucaristia (soprattutto quella della domenica, il Giorno del Signore!), dagli incontri di catechesi e di formazione, per essere – oggi in particolare – portatori di speranza e profeti di un mondo altro e possibile; nella consapevolezza di una coscienza missionaria, che porta noi tutti a ‘toccare la carne sofferente e gloriosa di Cristo nella storia di ogni giorno e trovare il coraggio di condividere con tutti un destino di speranza … Come cristiani non posiamo tenere il Signore per noi stessi’”, osserva mons. Ricchiuti, riprendendo anche le parole di Papa Francesco.
“Il nostro pensiero, la nostra preghiera e il nostro generoso aiuto, sorelle e fratelli, vanno, in questo ottobre missionario, a favore di quei nostri fratelli e sorelle - sacerdoti, suore, laiche e laici - che nelle terre di missione annunciano Gesù Cristo e il suo Vangelo con amore, generosità, dedizione e solidarietà verso i poveri e i bisognosi, nel cui volto Gesù ha voluto identificarsi in modo del tutto particolare”, evidenzia il presule, che ricorda: “Nella Giornata missionaria mondiale dell’ottobre 2020 (compresa anche la Giornata per l’infanzia missionaria) la nostra diocesi ha raccolto 9.903 euro, rispetto ai 20mila euro raccolti nel 2019. Il motivo di questa importante differenza, come è facile constatare, è stato causato da quella difficile situazione del Covid-19, che consentiva a pochi fedeli di partecipare in presenza alle celebrazioni liturgiche. Sono certo, però, che questo ottobre 2021 ci vedrà tutti impegnati a venire in aiuto dei missionari per sostenere la loro opera di evangelizzazione”.