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In occasione dell'udienza generale di ieri, Papa Francesco ha iniziato un nuovo ciclo di catechesi dedicato allo sposo di Maria e padre putativo di Gesù.

 

 

 

La scelta di Betlemme e Nazareth, ha spiegato, dice che “la periferia e la marginalità sono predilette da Dio”. Ed ha proposto una nuova preghiera a San Giuseppe (LEGGI).

Ha ricordato quindi che siamo nell’anno speciale dedicato a San Giuseppe, a 150 anni dalla sua proclamazione a patrono della Chiesa, ed ha così di nuovo indicato a tutti l’esempio e la testimonianza dello sposo di Maria, al quale è molto devoto fin dalla giovinezza.

È bene ricordare che nella messa di inizio del suo pontificato, proprio nella festa di san Giuseppe, Francesco ha dedicato l’omelia alla sua missione di custode di Maria, di Gesù e della Chiesa.

Nella prima catechesi del nuovo ciclo, il Pontefice si è soffermato sull’ambiente in cui ha vissuto Giuseppe. Il suo nome, ricorda, in ebraico significa “Dio accresca, Dio faccia crescere”, un augurio, una benedizione fondata sulla fiducia nella provvidenza di Dio “e riferita specialmente alla fecondità e alla crescita dei figli”. Ed è questo “un aspetto essenziale della personalità di Giuseppe di Nazaret”.

 

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