Si è svolta ieri mattina presso il palazzo arcivescovile di Lecce la conferenza stampa di presentazione della celebrazione della beatificazione (prima volta nel Salento) di Madre Elisa Martinez, fondatrice dell’Istituto delle Figlie di Santa Maria di Leuca, che avverrà il prossimo 25 giugno presso la basilica-santuario di Santa Maria di Leuca.
All’incontro con la stampa per la presentazione dell’evento hanno preso parte, il vescovo di Ugento-Santa Maria di Leuca, mons. Vito Angiuli, Madre Ilaria Nicolardi, superiora generale delle Figlie di Santa Maria di Leuca e don Giuseppe Indino, coordinatore del Comitato organizzatore dell’evento. Ha moderato l’incontro don Gionatan De Marco, responsabile della comunicazione per la celebrazione di beatificazione.
Il vescovo Angiuli ha annunciato la causa di beatificazione di Madre Elisa Martinez lo scorso 23 febbraio 2023, quando Papa Francesco ha autorizzato il card. Marcello Semeraro, prefetto della Congregazione per le cause dei santi, a promulgare il Decreto riguardante il miracolo attribuito all’intercessione della Venerabile Serva di Dio Madre Elisa Martinez. Il miracolo riguarda la nascita di una bimba marchigiana che rischiava di non poter venire al mondo per una serie di improvvise complicazioni nella gravidanza della madre, al quinto mese di gestazione. La guarigione clinica e quindi la nascita della bambina sono stati ritenuti eventi inspiegabili dal punto di vista scientifico anche dai medici.
Inoltre, Angiuli dopo aver ringraziato l’arcivescovo Michele Seccia per aver accettato di ospitare la conferenza nell’episcopio di Lecce, ha sottolineato che anche questo è segno di comunione tra le Chiese sorelle della metropolia salentina. Ha poi spiegato come “il miracolo della futura beata costituisca un segno della misericordia di Dio ed è un forte messaggio di grande attualità per il nostro tempo, che vive il triste fenomeno della crescente denatalità, indice di una mentalità individualista ed abortista e di una mancanza di speranza nel futuro”.
Madre Ilaria, dal canto suo, ha presentato la figura della nuova beata, che nacque a Galatina e fin dalla più tenera età si contraddistinse per un amore particolare verso i più indifesi e l’infanzia, infatti, riuniva attorno a sé i bambini, intrattenendoli con giochi e insegnando loro i primi rudimenti di catechismo e a pregare, fino agli ultimi anni che le restavano da vivere nell’offerta silenziosa e gioiosa delle sofferenze fisiche, intensificando la preghiera che era stata da sempre la sua compagna di viaggio.
Infine, don Giuseppe Indino ha illustrato il programma delle celebrazioni (LEGGI) che avverranno nel mese di giugno con il triduo di preparazione, la celebrazione di beatificazione presieduta dal card. Semeraro e successivamente le messe di ringraziamento. Il 22 giugno, peraltro, secondo giorno del triduo di preparazione, presso il santuario de finibus terrae, a presiedere l’eucarestia è stato anche invitato l’arcivescovo Seccia.
Photogallery di Arturo Caprioli