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Domenica 17 ottobre, eravamo riuniti in cattedrale per dare l’avvio al cammino sinodale diocesano.

 

 

 

In quell’occasione, eravamo convinti di essere stati convocati dallo Spirito Santo, noi e tutte le altre Chiese particolari, per dare avvio a un’esperienza di una bellezza inaudita e nel contempo di un impegno che non può essere la somma dei singoli contributi individuali, per quanto generosi, ma il frutto di una immensa cordata di affidamento reciproco alla grazia divina.

Ebbene, la data del 6 novembre prossimo, anniversario della Dedicazione della nostra cattedrale, per noi Chiesa di Lecce, è il segno più evidente di un cammino che deve compiersi nell’unità.
Alla ricorrenza liturgica dell’ anniversario della Dedicazione, si aggiunge quest’anno, il giubileo sacerdotale, in occasione dell’Anno Oronziano.
Non sono due eventi che si celebrano nello stesso giorno ma una solenne celebrazione con un solo forte messaggio: l’unità della Chiesa di Lecce a cominciare dall’unità del presbiterio diocesano. Una unità, che come sottolinea più volte il nostro Arcivescovo, è anzitutto una questione di fede, prima di essere il frutto del nostro impegno. L’unità si ottiene con tanta preghiera perché è anzitutto un dono dello Spirito Santo.  Ma la preghiera non può essere lasciata sola, deve essere accompagnata da una volontà di conversione il cui frutto è un impegno, a sua volta, convertito e rinnovato. L’impegno di costruire insieme la Chiesa come una comunità di comunità e il presbiterio come una realtà sinfonica e non come la somma di tanti solisti.
Sant’Oronzo, primo annunciatore, primo pastore della nostra Chiesa e primo artefice del presbiterio leccese, ci accompagni con la sua protezione in questa nuova stagione sinodale. La solenne concelebrazione alle 19 verrà trasmessa in diretta televisiva (regia di Tonio Rollo, aiuto regia Paolo Longo) da Portalecce (pagina Fb) e da Telerama (ch 12).

*vicario generale

 

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