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Il clero leccese insieme all’arcivescovo Luigi Pezzuto, al vescovo Cristoforo Palmieri, ai religiosi e ai diaconi, si è riunito attorno al pastore Michele Seccia, per vivere il ritiro mensile presso "Le Sorgenti", predicato da don Vincenzo Di Pilato.

 

 

 

In primis il tempo dell'adorazione eucaristica e la preghiera dell'ora media, dove l'arcivescovo ha voluto esprimere, mediante una meditazione, gli auguri di Natale, invitando tutti a riscoprire in questo tempo proprio ciò che il prologo giovanneo ci consegna. Guidati da Maria, ha proseguito, andiamo incontro al Signore che viene nelle nostre storie, nelle nostre vite e nel nostro ministero.

Ha ricordato di pregare per Papa Francesco nel giorno dell'85° compleanno e per l’arcivescovo Pezzuto che compirà 25 anni di episcopato il prossimo 6 gennaio.

Don Vincenzo, che ha tenuto la meditazione del ritiro, ha invitato i presbiteri e diaconi a partire proprio dal significato della parola "clero", cioè porzione. Quindi il bisogno di riscoprire l'essere parte di questo mondo, porzione del popolo e capire cosa significa essere presbiteri attenti alla "carne", all'umanità nel suo insieme.

Di seguito l'invito a porre attenzione alla storia e alla realtà, evitando di cadere nel secolarismo e nel mondanismo.

È necessario quindi un discernimento evangelico e la riscoperta dello sguardo contemplativo "ubi amor, ibi oculus".

Infine, ha sottolineato il bisogno di interrogarsi sul modo di esercitare la potestas, affinché il sacramento dell'Ordine rimanga ministerium.

Dopo vari interventi e riflessioni, gli AUGURI (aggiungere link dell’articolo del vicario) del vicario generale mons. Luigi Manca e la preghiera dell'Angelus, con la benedizione dell'arcivescovo.

 

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