A cura dell’Ufficio diocesano per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso, Portalecce, in occasione della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, accompagna ogni giorno i suoi lettori con una breve riflessione, alcuni suggerimenti per l’ascolto della Parola e una proposta di preghiera.
Dalla piccola e umile città di Betlemme, il Signore, il Figlio di Dio, è entrato nel mondo; dal seno di un’umile fanciulla Egli prese carne e scelse di vivere la sua umanità nel nascondimento e nella semplicità. È divenuto come chicco nel campo, lievito nella pasta e un raggio di luce ai nostri occhi, una Luce che ha riempito la terra. Dalla piccola Efrata è giunto un Re, pastore e custode delle anime. E, da pastore che era, divenne l’Agnello che porta su di sé i peccati del mondo per risanarci. Sebbene di poco conto tra le grandi tribù di Giuda, Betlemme fu resa grande per la nascita del Pastore dei pastori, del Re dei re. Betlemme, il cui nome significa “casa del pane”, può essere considerata una metafora della Chiesa che porta al mondo il Pane della vita.
La Chiesa, la Betlemme di oggi, continua ad essere il luogo ove i deboli, i poveri, i piccoli sono accolti perché in essa ciascuno ha il proprio posto. I chicchi radunati insieme diventano un raccolto; il lievito aggiunto all’impasto diventa un grande fermento; i raggi resi convergenti diventano una luce che guida. In un tempo di sconvolgimenti politici, di una crescente cultura dell’avidità, dell’abuso di potere, i cristiani, come altri in Medio Oriente, soffrono persecuzioni, patiscono emarginazione e vivono nella paura della violenza e dell’ingiustizia. Eppure, essi non temono perché il Pastore cammina con loro, li raduna in un unico ovile e li rende un segno della sua amorevole presenza.
Uniti, essi sono il lievito che fa crescere la pasta; in Cristo trovano un modello di umiltà e da Lui sono chiamati a superare le divisioni e a radunarsi in un unico gregge. Sebbene pochi, nella loro sofferenza seguono le orme dell’Agnello, che ha sofferto per la salvezza del mondo; sebbene pochi, sono saldi nella speranza e non mancano di nulla.
LA PAROLA DI DIO
Mic 5, 1-4a.6-7 Da te uscirà colui che deve guidare il popolo d’Israele
Sal 23 (22), 1-6 Il Signore è il mio pastore e nulla mi manca
1Pt 2, 21-25 Ma ora siete tornati al vostro pastore, al guardiano delle vostre anime
Lc 12, 32-40 Non aver paura, piccolo gregge
PREGHIAMO INSIEME
Pastore Buono, la divisione del tuo piccolo gregge addolora il tuo Santo Spirito. Perdona i nostri sforzi deboli e lenti nel perseguire la tua volontà. Suscita saggi pastori che seguano il tuo cuore, riconoscano il peccato della divisione e conducano le chiese con giustizia e santità, verso l’unità in te. Te lo chiediamo, Signore, ascolta la nostra preghiera. Amen.