ArtWork investe nella formazione. Dal 24 gennaio al 10 marzo, tutti i dipendenti della cooperativa sociale che si occupa della gestione del patrimonio culturale ecclesiastico, nell’ambito del progetto della diocesi LeccEcclesiae, sono impegnati in un percorso formativo con lo scopo di accrescere le proprie competenze, contribuendo al miglioramento e alla qualificazione dell’offerta turistica locale.
Obiettivo dichiarato è quindi quello di accrescere sempre più conoscenze e capacità degli operatori per aumentare la soddisfazione dei visitatori e, con essa, l’attrattività di Lecce.
Lo svolgimento delle attività formative è stato previsto durante il periodo di minore affluenza turistica, considerata anche la situazione pandemica in Puglia. La prima lezione è coincisa con la Giornata internazionale dell’educazione, sancita dalle Nazioni Unite, sottolineando così la necessità di un impegno corale verso il contrasto alle povertà educative, tema particolarmente caro a Papa Francesco.
Il corso tratta conoscenze di base quali informatica, inglese, relazioni con il pubblico ed elementi di formazione specialistica quali teologia della bellezza, comunicazione sociale, analisi del contesto ed ecosistema turistico. Nello sviluppo del corso sarà particolarmente significativo il rapporto con l’Istituto superiore di scienze religiose metropolitano “don Tonino Bello” di Lecce, il Dipartimento di beni culturali dell’Università del Salento, l’Agenzia regionale del turismo Puglia Promozione, la Società storica di Terra d’Otranto, e l’apporto di “testimoni privilegiati” quali direttori di agenzie di viaggi, strutture ricettive, imprenditori del settore dell’arte e della cultura.
“La crescita di un’organizzazione e il raggiungimento degli obiettivi passano attraverso lo sviluppo di una sempre maggiore consapevolezza di tutti coloro che vi operano - ricorda il presidente di ArtWork, Paolo Babbo - e i momenti di riflessione e approfondimento previsti in aula sono il migliore frutto che possiamo cogliere dall’esperienza operativa di questi tre anni. Un approfondimento così specifico, importante e concentrato come quello che stiamo affrontando è sempre auspicabile, ma è stato possibile soltanto in questo periodo: in base a un’analisi dei dati e alle relazioni costanti con tour operator e agenzie di viaggio, cui abbiamo comunque comunicato di restare sempre a disposizione, è stato scelto il periodo più adatto per non interferire con le loro programmazioni”.
“Abbiamo concordato con i vertici della cooperativa ArtWork - aggiunge l’arcivescovo di Lecce Michele Seccia - di ‘approfittare’ di questo momento di ‘stasi turistica’, dopo il periodo natalizio, per offrire agli operatori di LeccEcclesiae una ‘pausa di aggiornamento’, convinti che un servizio di qualità, come ormai il nostro progetto è riconosciuto da più parti, può mantenere alta l’asticella soltanto attraverso la formazione permanente”.
“Dispiace - aggiunge Seccia - che, pur nell’evidenza della chiusura temporanea di moltissime attività commerciali che si reggono sul turismo, causata proprio dalla totale assenza di visitatori (fenomeno fisiologico come ogni anno dopo le feste amplificato, poi, dalla pandemia), non si perda l’occasione per puntare il dito in maniera strumentale su un’iniziativa virtuosa che ha finalmente dato un’organizzazione strutturata e ordinata (oltre che decine di posti di lavoro) ai flussi turistici che scelgono Lecce per la bellezza e la luce del nostro barocco. Sarà colpa della mancanza di visione? Mi chiedo. Spero proprio di sì e non, invece, di pretesti futili e banali, utili solo alla mediocrità di una polemica sterile”.
“Resta il fatto - conclude l’arcivescovo - che le nostre chiese anche in questo periodo sono aperte sia al mattino che al pomeriggio anche se non in orario continuato. I fedeli, dunque, potranno accedervi liberamente per pregare in forma privata; i rari visitatori che arriveranno a Lecce, invece, potranno approfittare per un passaggio ‘artistico-culturale’ evitando di farlo negli orari delle celebrazioni liturgiche che anche il progetto LecceEcclesiae ha sempre tutelato dalle visite turistiche”.