Le impalcature sono state rimosse. Tolta l’ingabbiatura dei ponteggi, il campanile ritorna a svettare libero in piazza del Duomo.
Rispettando un cronoprogramma serrato e superando le diverse difficoltà legate alla pandemia, a un anno esatto dall’annuncio dei lavori da parte dell’arcidiocesi di Lecce e della cooperativa sociale ArtWork, è giunto a conclusione il cantiere per l’installazione del moderno ascensore che consentirà di ammirare Lecce e il Salento dall’alto. I lavori sono interamente finanziati da ArtWork, la cooperativa sociale che con il progetto LeccEcclesiae si occupa della fruizione turistica del patrimonio culturale ecclesiastico.
Grande soddisfazione viene espressa dal presidente di ArtWork, il dottor Paolo Babbo, pur mantenendo il massimo riserbo sulla data ufficiale di inaugurazione dell’ascensore, che comunque si prevede subito dopo Pasqua e che sarà comunicata insieme all’arcivescovo di Lecce, mons. Michele Seccia.
Il cantiere ha permesso pure di svolgere i lavori di recupero e restauro delle parti murarie più corrose dal tempo e dalle intemperie che erano presenti su tre delle quattro facciate e di tenere un’importante ricognizione dello stato di conservazione della struttura, compiendo i necessari interventi di manutenzione e tutela, approvati dalla competente soprintendenza di archeologia, belle arti e paesaggio per la provincia di Lecce e realizzati dalla ditta Marullo Costruzioni.
Inoltre, il campanile più alto del Salento è stato finalmente dotato di un parafulmine, fondamentale dispositivo a tutela dell’edificio storico.
“Ormai siamo davvero in dirittura d’arrivo - ha dichiarato l’arcivescovo Michele Seccia - e dalla mia vista privilegiata di dirimpettaio del nostro campanile ho potuto seguire direttamente i lavori fin dal montaggio dei primi ponteggi fino alla mia visita settimanale all’interno del cantiere. Ora che vedo compiere ai componenti dell’imponente impalcatura il ‘viaggio di ritorno’ verso il basso, non posso che congratularmi con Paolo Babbo anzitutto e con tutte le maestranze che in tempi record ora consegnano alla città e ai visitatori di ogni parte del mondo, un’opera che fino a pochi anni fa sembrava impossibile. Non vedo l’ora di tagliare il nastro e di essere tra i primi cinque passeggeri a scalare la torre più alta della città e da lì contemplare le bellezze di una terra che ho amato fin dal primo giorno del mio arrivo a Lecce”, ha concluso Seccia.
Infine, con la rimozione delle impalcature dalle facciate dell’antico seminario e del palazzo dell’episcopio, piazza del Duomo si presenta in tutta la sua bellezza, pronta ad accogliere turisti e visitatori da tutto il mondo.