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Il Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione propone, anche quest’anno, nel tempo della Quaresima le “24 ore per il Signore”, nei giorni di venerdì 29 e sabato 30 marzo.

Giunta alla sua sesta edizione, l’iniziativa di preghiera e riflessione ha come motto la frase tratta dal Vangelo di Giovanni: “Neppure io ti condanno” (Gv 8, 11). In questa giornata, che sarà scandita dalla preghiera di Adorazione Eucaristica, dalla riflessione e dall’invito alla conversione personale, si propone di contemplare l’immagine di Gesù, che a differenza della folla radunatasi per giudicare e condannare, offre la sua infinita Misericordia come occasione di grazia e vita nuova.

Quale significato

Come ricorda il Santo Padre nella Lettera apostolica Misericordia et Misera «Il Sacramento della Riconciliazione ha bisogno di ritrovare il suo posto centrale nella vita cristiana (…), un’occasione propizia può essere la celebrazione dell’iniziativa 24 ore per il Signore in prossimità della IV domenica di Quaresima, che già trova molto consenso nelle Diocesi e che rimane un richiamo pastorale forte per vivere intensamente il Sacramento della Confessione». Tutto il mondo è invitato ad immergersi nella Misericordia di Dio con le “24 ore per il Signore”. Tutte le Diocesi, nei cinque continenti, saranno unite spiritualmente al Santo Padre Francesco per offrire a tutti la possibilità di fare esperienza personale della Misericordia di Dio.

24 ore per il Signore in diocesi

Anche la Diocesi di Lecce ha predisposto un programma per vivere questa giornata offrendo la possibilità di accedere alle confessioni e all’adorazione eucaristica. Domani 29 marzo 2019 alle 17, nella parrocchia di San Giovanni Maria Vianney in Lecce, il vescovo Michele che, al termine dell’assemblea diocesana di martedì scorso ha chiesto che la preghiera di adorazione assuma anche un significato di riparazione, presiederà la celebrazione eucaristica di apertura della “24 ore per il Signore” con  l’esposizione del SS. Sacramento, cui seguirà ininterrottamente un calendario con i turni (qui sotto allegati) di adorazione eucaristica animata da tutte le comunità parrocchiali, dalle  religiose, dai diaconi, ministri istituiti, dagli operatori nella catechesi, liturgia e carità, dai gruppi, associazioni e movimenti ecclesiali, dai giovani. L’Adorazione comunitaria terminerà sabato 30 alle 17 con la celebrazione dei primi vespri della IV domenica di Quaresima e la benedizione eucaristica.

«Neppure io ti condanno» (Gv 8,11)

Il sacramento della riconciliazione permette di toccare con mano la grandezza della misericordia di Dio. Uno degli obiettivi concreti di questa iniziativa è proprio quello di riavvicinare i battezzati al sacramento della Riconciliazione, come dice Papa Francesco al numero 17 della Misericordiae Vultus: "Poniamo di nuovo al centro con convinzione il sacramento della Riconciliazione, perché permette di toccare con mano la grandezza della misericordia. Sarà per ogni penitente fonte di vera pace interiore".

La grandezza dell’amore di Dio

L’amore di Dio è sempre più grande di quanto possiamo immaginare, e si estende perfino oltre qualsiasi peccato la nostra coscienza possa rimproverarci. È un amore che non conosce limiti ed è privo di confini; non possiede quegli ostacoli che noi, al contrario, siamo soliti porre davanti a una persona, per la paura che venga a privarci della nostra libertà. Sappiamo che la condizione di peccato ha come conseguenza la lontananza da Dio. E, in effetti, il peccato è una modalità con cui noi ci allontaniamo da Lui. Ma questo non significa che Lui si allontani da noi. La condizione di debolezza e di confusione in cui ci pone il peccato, è un motivo in più perché Dio ci rimanga vicino. Questa certezza deve sempre accompagnarci nella vita.

La gioia del perdono

La sua grazia continua a lavorare in noi per rendere più forte la speranza che non saremo mai privati del suo amore, nonostante qualsiasi peccato possiamo aver compiuto, rifiutando la sua presenza nella nostra vita. Come è difficile lasciarsi amare davvero! Vorremmo sempre che qualcosa di noi non fosse legato a riconoscenza, mentre in realtà siamo debitori di tutto, perché Dio è il primo e ci salva totalmente, con amore. Chiediamo al Signore la grazia di farci conoscere la grandezza del suo amore, che cancella ogni nostro peccato. Lasciamoci purificare dall’amore per riconoscere il vero amore!

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