Giovedì 14 novembre, alle 18,30, nella sala conferenze dell’episcopio, in Piazza Duomo a Lecce, avrà luogo un incontro sul tema “Lecce e il Giubileo”.
Introduce e modera Wojtek Pankiewicz, presidente del movimento culturale “Valori e Rinnovamento”. Interverranno: don Andrea Gelardo, delegato diocesano per il Giubileo, Adriana Poli Bortone, sindaco di Lecce; Tiziano Giurin, presidente di Art&Co Gallerie; Gerardo Giurin, direttore artistico di Art&Co Gallerie e “AA29”. Concluderà l’arcivescovo Michele Seccia.
Tiziano Giurin, presidente di Art&Co Gallerie, ha donato a Papa Francesco lo scorso 28 febbraio e poi, il 18 marzo a mons. Seccia, l’opera “La Porta Santa” del maestro Vico Consorti, realizzata in esclusiva per il Giubileo 2025. Giovedì sera, in occasione dell’incontro “Lecce e il Giubileo”, donerà all’arcivescovo un altro esemplare dell’opera da esporre permanentemente nel Museo diocesano di arte sacra. La cittadinanza è invitata a partecipare
Tiziano Giurin e Wojtek Pankiewicz, in più di una occasione hanno già avuto modo di esprimere a Seccia profonda gratitudine per la sua intensa ed efficace azione pastorale tesa alla crescita spirituale e materiale della diocesi, ma anche per il suo impegno per promuovere la fruizione da parte di residenti e turisti dell’enorme patrimonio artistico, architettonico e culturale del territorio. E un particolare ringraziamento Giurin e Pankiewicz hanno più volte rivolto all’Arcivescovo proprio per i suoi frequenti richiami alla teologia della bellezza e all’importanza della bellezza per la sua forza di liberazione e di salvezza. Le creature, infatti, come spesso ricorda l’arcivescovo, posseggono un po’ tutte il riflesso di Colui che le ha create e tra le creature l’uomo, in particolare, è fatto ad immagine di Dio. E proprio alla bellezza è rivolto l’impegno sia di Art&Co Gallerie, sia di “Valori e Rinnovamento”.
Quello del 14 novembre sarà dunque un evento nel quale si intrecceranno fede, arte, bellezza: un modo valido anche questo per prepararsi al Giubileo e per poterne gustare pienamente i frutti.