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Una celebrazione penitenziale semplice ma intimamente partecipata quella svoltasi ieri sera nella cornice della basilica del Rosario a Lecce. “Crux spes nostra”, il cammino penitenziale della Chiesa di Lecce guidata dall'arcivescovo per invocare e incontrare la Misericordia.

 

Riuniti attorno a mons. Michele Seccia, clero e popolo di Dio hanno innalzato il loro "miserere" al Padre di misericordia che, come per il figliuol prodigo, è sempre pronto a perdonare i cuori pentiti sinceramente. La celebrazione penitenziale inizialmente organizzata in forma itinerante dal Rosario alla Cattedrale si è tenuta dall'inizio alla fine nella chiesa barocca di Porta Rudiae per via dell'icertezza del tempo.


Al centro dell'altare, la croce, venerata e baciata dai presenti, ha ricordato il sacrificio di Cristo, immolatosi sul duro legno per redimere i peccati di tutti.

Le invocazioni litaniche del Kirye eleison hanno fatto da eco alle parole del patriarca di Costantinopoli, Atenagora I, con le quali invitava a "disarmarsi" dal peccato dell'egoismo e della presunzione per farsi abbracciare e vincere dall'amore di Dio che "fa nuove tutte le cose".

Un invito a rinnovarsi sollecitato anche dall'arcivescovo, durante la sua meditazione, perché tutti possiamo collaborare alla costruzione di un mondo di pace, di giustizia, di carità e fratellanza.

Sarà allora che quel cuore duro come le pietre distribuite, simbolicamente, all'inizio della celebrazione, diventerà un nuovo cuore di carne, pronto a perdonare, ad aprirsi e accogliere i fratelli.

Molto seguita la diretta tv streaming di Portalecce.

 

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