Da cosa si riconosce un cristiano? Dal suo atteggiamento. Uno degli atteggiamenti privilegiati del cristiano è quello dell’ascolto.
La nostra Chiesa diocesana in questo anno ci propone in modo particolare di metterci innanzitutto in devoto ascolto della Parola e tra di noi come atteggiamento d’assumere per discernere le vie dello Spirito da percorrere.
Anche l’Ufficio Liturgico Diocesano desidera porsi in questa condizione per meglio essere a servizio delle Comunità, affinché lo spirito della liturgia espresso e promosso nella Costituzione Conciliare Sacrosanctum Concilium e ribadito dalla Costituzione Sinodale, si incarni sempre più nelle nostre parrocchie.
L’Ufficio a tale proposito sta pensando di mettersi in ascolto non solo attraverso il percorso di formazione permanente dei Ministri Istituiti, anche attraverso degli incontri a livello vicariale per tutti gli operatori pastorali (Catechesi, Caritas, Liturgia, ecc.), affinché un’adeguata formazione liturgica possa rilanciare o far nascere i Gruppi liturgici all’interno delle nostre comunità.
Formazione che tenda a giungere ad una “maturità liturgica” di un’intera comunità che sente l’esigenza di prepararsi nel modo migliore alle celebrazioni; maturi un senso di collaborazione e compartecipazione a tutta la vita della Chiesa, si tratta infatti di una struttura comunionale che esige disponibilità continua al confronto e allo studio.