Si è svolta sabato scorso a Casalabate l’iniziativa ambientale promossa dall’Ufficio diocesano per i problemi sociali e il lavoro, giustizia, pace e custodia del creato, che ha visto all’attivo una cinquantina di volontari delle parrocchie e dell’associazionismo di Squinzano e Trepuzzi, comuni che amministrano la marina a nord di Lecce.
Hanno ripulito le spiagge, le scogliere e il lungomare rispondendo così all’invito della Conferenza episcopale italiana di un impegno speciale nel “Tempo del creato” (1° settembre, Giornata del Creato - 4 ottobre, Festa di San Francesco d’Assisi), a 5 anni dalla pubblicazione della Laudato si’.
Con la Laudato si’ Papa Francesco ricorda che “tutto è connesso” e che ambiente, salute, lavoro e futuro hanno una base comune e un filo di interconnessione. L'enciclica ci ricorda che non solo il Papa ma anche i numerosi giovani in tutto il mondo dimostrano un’attenzione speciale all’ecologia integrale, assente negli ultimi decenni, spinti da una modalità consumistica distratta per la ricerca continua del benessere e avvezza allo spreco e rifiuto facile. Oggi vediamo un’attenzione diversa ed uno slancio da parte delle nuove generazioni, sensibili e attente ai segnali della Terra: fenomeni climatici avversi, siccità prolungate e incendi, diluvi e grandinate non comuni, lo scioglimento delle calotte artiche, temporali stagionali sempre più violenti sono un segnale di malessere del pianeta che si ripercuotono su altri aspetti della vita collettiva e comunitaria (agricoltura, migrazioni, nuove risorse, economia…): assieme a loro va ripensato un stile di vita compatibili con la Cura del Creato.
Nella situazione attuale è sempre più necessaria la lungimiranza delle giovani generazioni che con particolare slancio accolgono le sfide della sostenibilità ambientale, di un’economia più giusta, del rispetto per l’altro, della corresponsabilità sociale e civile. “L’ambiente deve apparire di più nelle omelie e portare i giovani nelle chiese”
(Papa Francesco).