Il tempo particolare che stiamo vivendo, quello della pandemia, sta comportando non poche difficoltà e disagio nella vita di tante famiglie e di tante persone.
Tutto ciò ha riguardato ovviamente anche la vita di noi presbiteri e delle nostre comunità. Il prolungarsi dell’emergenza ha diluito, di conseguenza, le nostre possibilità di incontro, di confronto e di cammino insieme.
E se il disagio non ha risparmiato nessuno, ancora di più è stato avvertito da chi, soprattutto più giovane, si era appena, o comunque da poco immerso con entusiasmo in una nuova esperienza pastorale o, addirittura, nella responsabilità di guida di una comunità.
Partendo proprio da questa considerazione l’arcivescovo, da padre molto attento e premuroso, ha manifestato il desiderio di dare particolare attenzione all’esperienza pastorale dei presbiteri più giovani.
In un’ottica di formazione permanente ha per questo pensato a una modalità più agile, ma anche più efficace, di vicinanza e di accompagnamento dei sacerdoti dei primi cinque anni di ordinazione. Ha istituito, quindi, una équipe formata da quattro sacerdoti di età ed esperienze diverse per porsi accanto nella graduale introduzione alla vita pastorale dei confratelli più giovani, con la propria disponibilità, con la massima libertà per ognuno e senza invadenza o confusione di ruoli.
In un primo incontro che si terrà dopo Pasqua (emergenza sanitaria e “colori” di zona permettendo) si illustrerà e si darà il via a questo progetto basato solo sullo spirito di servizio e sulla fraternità che devono essere l’anima del nostro presbiterio.