Come ogni anno in prossimità della Giornata del seminario, si è riunito il Monastero invisibile.
Si tratta di persone di tutte le età, che vivono la loro forma di donazione e di amore alla Chiesa attraverso la preghiera silenziosa e nascosta per le vocazioni. Molti degli aderenti fanno parte dell’Apostolato della Preghiera diocesano, in questa circostanza accompagnati dalla presidente Rosa Fiorentino.
L’adorazione eucaristica è stata guidata da mons. Michele Seccia, arcivescovo di Lecce, ed animata dai ragazzi del seminario minore accompagnati dal loro rettore don Tony Bergamo e dal vicerettore don Luca Curlante. Il momento di preghiera si è svolto presso la chiesa parrocchiale di San Filippo Smaldone in Lecce.
Dopo l’ascolto del brano evangelico, l’arcivescovo ha ribadito ai presenti come l’adorazione eucaristica e il rapporto con Gesù nella preghiera sia alla base di ogni vocazione, poiché riscoperta di un Dio che si dona a noi prima ancora della nostra donazione a Lui. La maturazione di una scelta di vita, come modo di stare al mondo per il bene di ogni uomo e a servizio del Regno di Dio, ha ribadito l’arcivescovo, nasce dalla domanda a Dio: “Signore cosa vuoi che io faccia?” Che non è mettere in discussione il desiderio del cuore, ma confermarlo con ancora maggiore convinzione.
Il momento di preghiera davanti a Gesù eucarestia è terminato con la benedizione eucaristica, che ha suggellato l’incontro di persone legate da una profonda relazione fatta non tanto di parole, ma di silenzi carichi di completo affidamento a Colui nel quale tutti ci possiamo riscoprire uno. L’intera comunità del seminario si è sentita, infatti, accompagnata nel cammino alla scoperta del progetto di Dio e quanti erano presenti hanno potuto incontrare fisicamente coloro che durante una semplice preghiera avevano affidato e pensato.