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Ieri mattina presso l’Oasi di Roca (ex seminario estivo) in occasione della consueta assemblea del clero in concomitanza con la Giornata sacerdotale, è stato presentato dal vicario per la pastorale, don Damiano Madaro e dal responsabile della segreteria del Sinodo, don Luca Bisconti, l’ebook “Vita, missione e identità della Chiesa di Lecce” (SCARICA).

 

 

Il volume raccoglie i contributi del popolo di Dio della Chiesa locale “impegnata nel cammino della comunione e della sinodalità”, come introduce l’arcivescovo Michele Seccia: quale migliore opportunità di riflessione sulla crescita della Chiesa leccese in pieno cammino sinodale?

Per la prima volta, nel cammino della Chiesa cattolica universale, si assiste a quella che si può definire la circolarità tra profezia e discernimento. Nella Chiesa c’è una funzione che appartiene al popolo di Dio, la profezia, e una che appartiene ai pastori, il discernimento.

“Il popolo santo di Dio partecipa pure dell’ufficio profetico di Cristo” (Lumen Gentium, 12), e questo diventa vitale per conoscere la fede della Chiesa, facendo ricorso all’autorità del sensus fidei di tutto il popolo di Dio che è infallibile in credendo (Evangelii Gaudium, 119).

Nella lettera inviata quest’anno ai sacerdoti dal segretario generale del Sinodo dei vescovi il card. Mario Grech e dal prefetto della Congregazione per il clero l’arcivescovo Lazzaro You Heung sik, in occasione della festa di San Giuseppe, circa il loro contributo come pastori al processo sinodale, c’è l’invito a “scoprire sempre più l’uguaglianza fondamentale di tutti i battezzati e a stimolare tutti i fedeli nel partecipare attivamente al cammino e alla missione della Chiesa”. Insomma, la parola chiave è co-responsabilità per l’evangelizzazione. 

L’infallibilità in credendo non vuol dire che ogni singolo fedele sia infallibile, ma è il consensus omnium fidelium che rappresenta la voce della Chiesa tutta; e non si tratta di una somma di opinioni, ma della narrazione dello Spirito.

Ai Pastori spetta confermare la profezia dei fedeli, in quanto a loro lo Spirito dà “un carisma sicuro di verità” (Dei Verbum, 8) per il giusto discernimento.

“Riconoscere quale direzione lo Spirito sta imprimendo alla Chiesa non dipende solo dalla profezia del popolo di Dio o dal discernimento dei Pastori”, chiarisce Mario Grech, “ma dalla loro stretta relazione”.

Ecco che la consegna al clero della sintesi di ascolto della comunità leccese, nella prima fase narrativa del cammino sinodale, è stata l’occasione per uno sguardo contemplativo in grado di osservare i germogli che già, in maniera spontanea e informale, stanno affiorando per costruire la Chiesa del terzo millennio.

*referente diocesano del cammino sinodale

 

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