Quale sarà lo stile della Chiesa del terzo millennio? Quali linguaggi aprono ad una Chiesa sinodale in missione?
Giuseppina De Simone, docente ordinaria alla Pontificia facoltà teologica dell’Italia meridionale e incaricata alla Pontificia Università Lateranense nonché membro della presidenza del Comitato nazionale del cammino sinodale delle Chiese in Italia, mercoledì 7 febbraio alle 19 presso la sala conferenze dell’Istituto Marcelline di Lecce tratterà il tema “La conversazione nello Spirito. L’esperienza sinodale” come approfondimento del percorso sinodale pienamente in atto nelle diocesi d’Italia e di tutto il mondo.
Il tema scelto dalla diocesi di Lecce in questa fase sapienziale del cammino è: ‘Nuovi linguaggi per comunicare la fede e creare nella Chiesa corresponsabilità e sinodalità,’ e la conversazione nello Spirito è lo stile di relazione che stiamo sperimentando per l’ascolto di tutto il popolo di Dio. Nei diversi incontri, e questo lo hanno riscontrato a livello universale, questo stile sta consentendo di raccogliere narrazioni sentite e meditate essenzialmente sulle domande: ‘Dove andare? Quale direzione seguire? Quali linguaggi utilizzare oggi per una profonda comunicazione della fede?’.
La Chiesa (tutto il popolo di Dio) sinodale (cammino comunitario) in missione (verso vicini e lontani) trova nel Sinodo 2021/2025 il terreno di sperimentazione di un linguaggio comunicativo e di discernimento adeguato al momento storico e culturale che sta vivendo l’umanità tutta. Per Papa Francesco non si tratta di un’epoca di cambiamenti, ma di un cambio d’epoca!
Come far risuonare allora la Parola di Dio in un mondo che sembra sempre più scristianizzato e che si fonda ormai sulla condivisione e partecipazione, più che sull’accettazione acritica del vero?
Per costruire una capacità di dialogo critica e consapevole, lo stile della conversazione spirituale, decisamente condivisa e apprezzata sia in ambito locale che nazionale e continentale, consente di ascoltarsi e confrontarsi sulle esigenze, problematiche e prospettive delle differenti realtà.
“La conversazione spirituale” il cui scopo è quello di creare un’atmosfera di fiducia e di accoglienza, “è esercizio di un ascolto che va in profondità e che si fa perciò stesso discernimento” (Vademecum Cammino Sinodale II Anno, 3). Si parte da una messa in comune di esperienze e visioni, declinando un’antropologia culturale in dialogo con la storia, per far maturare nel tempo una coscienza sempre più lucida e responsabile.
Ma l’ascolto e il confronto autentici possono spaventare chi teme il nuovo e il diverso.
Però è da qui che si deve ricominciare, passando da posizioni e convinzioni che possono apparire scomode ma che stimolano una dialettica realistica e costruttiva.
Di questo e di altro la prof. De Simone, studiosa e testimone concreta del cammino sinodale in itinere, tratterà mercoledì prossimo in un’assemblea aperta a tutti.