Prende il via oggi la Visita Pastorale dell’arcivescovo Michele Seccia alla città di Lecce. La prima comunità parrocchiale si trova alla periferia nord della città e la sua casa è la nuova chiesa intitolata poco più di due anni fa a San Nicola di Mira. Il parroco don Cosimo Marullo presenta la sua comunità ai lettori di Portalecce.
Don Cosimo, quale realtà sociale e parrocchiale troverà l’arcivescovo venendo in visita pastorale nella tua comunità?
Con l’inaugurazione della nuova chiesa, due anni e mezzo fa, è sorta una nuova primavera a Borgo San Nicola. La parrocchia è diventata il luogo in cui potersi sentire a casa, dove i ragazzi possono trascorrere in allegria e spensieratezza il loro tempo, formandosi nell’ascolto e nella conoscenza del Signore attraverso gli incontri di catechesi, giocando a calcio, vivendo attività d’incontro e di fraternità. Allo stesso tempo si è avuto un coinvolgimento delle famiglie e di tante persone che hanno preso a cuore il desiderio di vivere la parrocchia non solo come il luogo in cui pregare, ma come lo spazio in cui stare bene insieme sentendosi famiglia.
Quali sono i punti di forza e le fragilità più evidenti della tua comunità nei tre ambiti di liturgia, catechesi e carità?
Non parlerei di punti di forza, quanto piuttosto di elementi utili alla crescita di ogni membro della comunità. I punti diventano di forza nel momento in cui, nel corso di un percorso di fede, qualcosa si radica nel cuore e si desidera continuamente viverla. Noi siamo ancora all’inizio di un percorso iniziato due anni e mezzo fa; tanti sono stati i passi fatti insieme e tanti sono quelli che possono essere fatti per crescere in ogni ambito della pastorale. Per quanto riguarda la liturgia credo molto nell’incontro di ciascuno con la Santissima Eucarestia. Ogni giovedì vi è l’adorazione eucaristica come tempo in cui poter stare cuore a cuore con il Signore, pregandolo e adorandolo. Per quanto riguarda la catechesi la comunità sta vivendo non solo un percorso per i bambini e ragazzi, ma anche per giovanissimi, con un gruppo nato quest’estate dopo l’esperienza del campo scuola a Roca, e soprattutto con gli adulti, in un cammino di approfondimento sulla famiglia, con incontri a tema biblico, magisteriale e laboratoriale, in particolare sul tema della genitorialità. Per quanto riguarda l’aspetto caritativo la parrocchia cerca di aiutare e sostenere le famiglie più bisognose, attraverso l’ascolto e la distribuzione di pacchi alimentari. Si può fare tanto e certamente con il tempo e con la collaborazione di tutti si riuscirà a fare anche ciò che, ad oggi, non è possibile fare per motivi di carattere oggettivo.
Che cosa vi attendete dalla Visita Pastorale e quali sono gli obbiettivi da raggiungere a breve e a media scadenza?
Dalla Visita Pastorale ci attendiamo nuovo slancio dal punto di vista umano e pastorale. Come parroco sono contento di vedere una comunità che cammina, che collabora, che cerca di crescere sempre di più. Sono contento ed entusiasta di vedere giovani papà e mamme che sono sempre disponibili a offrire il loro servizio per il bene della comunità. La mia gioia è dovuta al poter vivere un Vangelo incarnato nel quotidiano. Nel silenzio e nel nascondimento tante sono le espressioni che dimostrano ciò, da parte di tanti. L’obbiettivo primario ad oggi dal punto di vista umano è quello di continuare a crescere come comunità, come famiglia, soprattutto nel senso di corresponsabilità; dal punto di vista più prettamente materiale è quello di estinguere il mutuo, che tante energie sta togliendo ai vari ambiti della vita parrocchiale, per poter fare qualcosa di nuovo e bello che possa rendere sempre di più la parrocchia la casa di tutti. Anche in questo voglio dire grazie a tante famiglie che supportano la parrocchia con il loro sostegno economico. A medio termine spero di poter vedere una parrocchia capace di vivere nuove esperienze di più ampio respiro, perché ogni suo membro possa crescere nella corresponsabilità e con il desiderio di poter essere testimone di una fede non vissuta solo all’interno delle mura della Chiesa, ma soprattutto nelle case e nelle strade.