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Portalecce”, la voce della Chiesa leccese che “esce per strada” per non restare rinchiusa in un suo ipotetico recinto, compie un anno.

Un bel traguardo, segnato da importanti risultati che lasciano ben sperare per il futuro del sito on-line che alla stregua di un raro quadrifoglio in piena vegetazione mostra le articolazioni di una moderna piattaforma tecnologica internettiana e multifunzionale: news, tv, radio e social sono gli strumenti operativi che consentono di realizzare un modello di informazione aggiornata, diffusa e interattiva.

I numeri di “Portalecce” danno senso e significato al lavoro redazionale di un anno: 3.100 articoli pubblicati, 430 video, 705.000 visitatori, 905.000 pagine lette, mentre la media giornaliera di lettori è di 1.900. Sono risultati che vanno valutati ed esaltati perché “Portalecce” non  è un giornale generalista, non si occupa di tutto e di più, e tuttavia riesce a coniugare e ad unire molto bene la cronaca ecclesiastica alle principali dinamiche sociali cosicché l’offerta informativa illumina e alimenta una sensazione di completezza del lavoro svolto dalla redazione, dal direttore Vincenzo Paticchio il quale certamente ha il privilegio di potersi avvalere  della vicinanza e del consiglio paterno dell’arcivescovo Michele Seccia.

Il dialogo continuo e ricercato tra Chiesa e società è la ragione d’essere e l’orizzonte vitale di “Portalecce”. Esemplare è l’attenzione con cui viene seguita e raccontata la vita della diocesi con i suoi 18 comuni che la compongono e la animano, delle parrocchie con i loro coraggiosi e infaticabili sacerdoti, delle famiglie religiose, dei laici integrati nelle diverse attività di sostegno alla vita ecclesiale e sociale, dei giovani vogliosi di mettersi in discussione e di guardare al futuro sfuggendo alla trappola di un arido utilitarismo: è una storia collettiva, realizzata attraverso il sacrificio e l’impegno di tanti uomini e tante donne, che ha trovato spazio e puntuali narrazioni sul dinamico e innovativo sito on-line.

Incontrando l’Ordine nazionale dei giornalisti, Papa Francesco ebbe a sottolineare l’importanza della libera informazione e il ruolo speciale assegnato ai giornalisti: “Voi - disse - avete una grande responsabilità perché siete quelli che scrivono la prima bozza della storia”.

Anche “Portalecce” ha dimostrato in questi primi dodici mesi di vita di saper fare la sua parte, di affermare una sua indispensabilità nel fare storia, nel comunicare e far conoscere la strada sulla quale muove i suoi passi la Chiesa di Lecce, che è comunità aperta al dialogo e al confronto intenso con una società ancora incapace di dare risposte al malessere diffuso e alle crescenti povertà.      

Auguri “Portalecce” e avanti così!     

*Già vicedirettore di Nuovo Quotidiano di Puglia

 

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