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“La piccola tappa di Lecce resterà straordinaria nel lungo cammino di Giovanni Paolo II per le terre del mondo”, ha scritto il giorno dopo su La Repubblica, Marco Politi.

La venuta del Papa venticinque anni or sono costituisce, infatti, un’avvincente pagina di fede e d’impegno civile, di riscoperta dell’identità salentina e di meditazione sulla forza rinnovatrice del messaggio cristiano, di presenza di Dio nel segno di un uomo straordinario come persona e come successore di Pietro. Per una Chiesa radicata nella storia, inserita nell’Europa e protesa verso il Mediterraneo.

Le ventisette ore di Wojtyla nel capoluogo salentino sono state proprio straordinarie, importanti per il Salento. Un’esperienza indelebile nella memoria, soprattutto nel cuore della popolazione. L’Arcivescovo mons. Ruppi amava definire una Lettera apostolica alla Chiesa di Lecce i discorsi, le omelie, i saluti, gli interventi improvvisati da Wojtyla: effettivamente il messaggio proposto ha esaltato e rinsaldato la fede, riacceso e ricordato i segni di speranza, rammentato e rinnovato l’impegno di carità.

La gente ha vissuto con gioia intensissima la presenza del Pontefice con un rapporto d’intenso amore.

E, nonostante gli evidenti acciacchi, a Lecce Giovanni Paolo II si è lasciato coinvolgere nel profondo dalla gioia e dall’entusiasmo.

“Chi l’ha aiutato molto sono stati anche i fedeli leccesi. Gli hanno fatto una tale festa, sono stati così calorosi, gli hanno portato in piazzati bambini con un mano le bandierine banco-gialle che vecchio pontefice, spesso pallido a riacquistato colore e si è lasciato prendere dal gusti dell’improvvisazione come nei tempi migliori. Ha esclamato alla fine: “Devo venire al Sud per trovare entusiasmo”, ha scritto ancora il giornalista Marco Politi.

Quel rap “ti vogliamo bene deve avergli riscaldato il cuore: non resiste alla tentazione di unirsi al coro… a migliaia l’hanno atteso, accolto, ascoltato, applaudito. Un abbraccio vero, di gente vera”, ha commentato a sua volta Domenico Delle Foglie su La Gazzetta del Mezzogiorno.

“Con un fuori programma di dieci minuti, culminato in una sorta di Karaoke dei canti e degli slogan urlati dai ragazzi, il Papa ha conquistato ieri sera l’entusiasmo dei quindicimila ragazzi accorsi. L’appuntamento con i giovani della diocesi è stato un crescendo di emozioni”, ha poi testimoniato Silvano Spaccatrosi sul quotidiano Il Giorno.

locandina Papa

 

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