Nel 1994 era Ministro dell’agricoltura del primo governo Berlusconi e in tale veste rivolse a Giovanni Paolo II quel 17 settembre di 25 anni fa, il benvenuto a Lecce. Ecco il ricordo della sen. Adriana Poli Bortone.
Se da giovane qualcuno mi avesse detto che avrei portato il Salento dal governo al Papa gli avrei risposto che la fantasia non ha limiti. E invece accadde.
Ero stata nominata ministro dell’agricoltura e Berlusconi mi comunico che per la venuta del Papa a Lecce, aveva ritenuto che fosse giusto che rappresentarsi il governo. Entrai subito in fibrillazione. Avevo fatto centinaia di comizi, di interventi in Parlamento, partecipato a tanti convegni, ma rivolgersi al Papa…
Non sapevo da dove incominciare: come fare ad esprimere i sentimenti di devozione della città, del popolo salentino del governo della Nazione! E corsi dal mio indimenticabile mons. Ruppi, che, con pazienza e cortesia, mi dichiarò la sua disponibilità a leggere ed eventualmente correggere le parole che avevo scritto.
Per me fu un grande conforto. E la sera dell’evento lessi con commozione quel foglietto, mantenendo scrupolosamente il tempo assegnatomi, in una piazza Sant’Oronzo gremita come mai. L’affetto che il popolo salentino tributava a Sua Santità si avvertiva nell’aria. Tanti giovani: per me una piacevole sorpresa. Il giorno dopo all’incontro nel nuovo seminario la conferma di una partecipazione gioiosa della nostra bella gioventù che quasi si abbeverava alle parole del Papa.
Un tripudio di gioia e di devozione che rincuorava sull’approccio dei giovani ai valori della Chiesa cattolica. Una visita importante, indimenticabile, per una comunità del Mezzogiorno legata ancora più di altri, al rispetto dei valori del cattolicesimo che quel Papa interpretava appieno con grande carisma.