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In una settimana è cambiato tutto. Le escursioni le gite programmate le visite al museo... e poi d'improvviso scuola chiusa.

 

 

 

Insegnanti, ragazzi, bambini. Tutti dietro uno schermo, ognuno a casa sua. Ma come si fa a fare scuola su Skype o su queste piattaforme create ad hoc ,per accorciare le distanze. Gli insegnanti dicono che manca tanto il contatto, le domande, il chiasso... Sì, manca anche quello, perché la solitudine ed il silenzio  improvvisamente fanno paura.

Il silenzio regna ovunque, dalle scuole alle chiese, dalle fabbriche ai supermercati.

Quando c'è pericolo per la vita la salute emergono i valori che avevamo rimosso e potrebbero esserci dei cambiamenti migliorativi l'umanità ha sempre saputo gestire le difficoltà e ora si trova ad affrontare qualcosa di epocale.

In un tessuto di fragili relazioni, coltivare la fede, le motivazioni, non è secondario anche per resistere e sviluppare solidarietà.

Siamo tutti d'accordo: il momento è grave c'è bisogno di tutte le risorse umane! Entrando nella parrocchia silenziosa e vuota, ho pensato che metterci i piedi è un privilegio, e che nessuno di noi deve mai smettere di essere grato alla gente che vediamo sorridere al supermercato, essere grati per la cortesia del postino che lascia l'ennesima bolletta da pagare. Grati per il mondo, per le persone, per ogni singolo incontro che troppo spesso diamo per scontato

 

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