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La proposta viene da una autorevole parlamentare norvegese, la on. Solveig Schytz, una dinamica signora che in passato è stata anche Commissario Capo delle Guide e degli Scout di Norvegia.

 

 

 

“L'obiettivo del Movimento Scout è fornire ai giovani gli strumenti di cui hanno bisogno per risolvere le sfide del futuro, costruendo nel contempo una società civile forte. Questo lavoro è vitale per la pace nel mondo”. Così si legge nella proposta ufficiale, nella quale si insiste sul nesso fra pace e sviluppo sostenibile.

D’altro canto sin dalla sua fondazione, nel 1907, il Movimento scautistico ha svolto sempre una puntuale azione formativa improntata alla comprensione reciproca, alla promozione del dialogo, al lavoro collaborativo, al servizio in favore delle comunità, secondo uno stile che Papa Francesco, rivolgendosi agli scout dell’Agesci, nel 2015, aveva ben sintetizzato, in tre parole scultoree: “ponti contro muri”. “Mi raccomando, aveva detto Francesco, fate ponti: fare ponti in questa società dove c’è l’abitudine di fare muri. Voi fate ponti, per favore! Col dialogo, fate ponti”.

La metodologia dello scoutismo aiuta a costruire una cultura di pace perché il suo progetto formativo e il suo stile di azione fanno leva sulla esperienza di squadra, sull’agire carico di tensione valoriale, sulla condivisione dello sforzo, sulla tolleranza e sulla comprensione interculturale.

È difficile fare bilanci, ma se ci fermiamo a considerare anche soltanto quel che si è fatto negli ultimi dieci anni con una iniziativa di punta, chiamata Messaggeri di Pace, si calcola che al di là delle innumerevoli piccole (ma meritorie) azioni di promozione e di formazione, lo Scoutismo mondiale può vantare qualcosa come 16 milioni di progetti con i quali i gruppi, le sezioni, le comunità hanno contribuito alla pace e allo sviluppo sostenibile, e spesso in maniera significativa e determinante.

Ed ora? Già a poche ore dal primo annuncio, i Dirigenti del Movimento internazionale dello scoutismo, parlandone a Kuala Lumpur, in Malesia, hanno mobilitato tutte le realtà territoriali e sollecitato iniziative di formazione, di sensibilizzazione e di supporto allo sviluppo sostenibile.

Rallegriamoci, dunque, con gli Scout presenti nella nostra provincia, incoraggiamo la gemmazione di nuove sezioni ed offriamo il massimo della collaborazione possibile, perché possano agire sempre meglio e sempre più diffusamente per la maturazione di personalità libere e responsabili, capaci di costruire ponti, di diffondere la cultura del dialogo, nel segno della pace e dello sviluppo sostenibile.

 

Forum Famiglie Puglia