In una cattedrale gremita in ogni ordine di posto, l’arcivescovo Michele Seccia, ieri sera ha presieduto la solenne Veglia di Pasqua.
Hanno concelebrato con lui, il vescovo Cristoforo Palmieri e mons. Nicola Macculi, direttore della Caritas diocesana. Oltre ai diaconi, il servizio liturgico è stato prestato dai seminaristi della diocesi guidato dal maestro delle celebrazioni episcopali, mons. Giancarlo Polito con la collaborazione del parroco della cattedrale, don Vito Caputo.
La Veglia si è aperta fuori dal portone centrale della cattedrale con la liturgia del fuoco benedetto dall’arcivescovo cui ha poi acceso l’artistico cero pasquale fatto decorare con maestria dal parroco della cattedrale e riportante tutti i simboli pasquali e gli stemmi dell’arcivescovo e del Capitolo Cattedrale. È seguito il canto solenne dell’Exultet e la liturgia della Parola fino al canto del Gloria e alla proclamazione del vangelo della resurrezione.
“Il grande Padre della Chiesa, Sant’Agostino, definì questa celebrazione “madre di tutte le veglie” – ha detto l’arcivescovo nell’omelia (LEGGI IL TESTO INTEGRALE), volendo indicare quale cardine di tutto l’Anno Liturgico, la notte in cui tutta la comunità dei battezzati e dei neofiti, si riuniva per la “Veglia Pasquale. Anche oggi noi che vi partecipiamo abbiamo l’occasione privilegiata di ripercorrere tutta la nostra vita di fede verificandone il livello di autocoscienza, cioè, di presa di coscienza seria della propria dignità di figli di Dio, ai quali è promessa la vita eterna”.
“Dio Padre, ci ha già benedetti nel battesimo che tra poco ricorderemo nella liturgia di questa notte santa: siamo stati battezzati in Cristo Gesù... nella sua morte… per poter vivere da risorti! Ma allora di cosa possiamo aver paura? ‘Voi non abbiate paura! So che siete venuti per cercare Gesù! È risorto, come aveva detto e… non cercate tra i morti Colui che è vivo …’ Vi attende ogni giorno della vostra vita con il segno della croce e alla Sua Mensa Eucaristica. Buona Pasqua a tutti”.
Racconto per immagini di Arturo Caprioli