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Un rito semplice, pochi minuti di intimità e il tutbinio dei ricordi che affollano la mente, memoria e il cuore. Come annununciato da Portalecce (LEGGI QUI ) nei giorni scorsi, l'arcivescovo Michele Seccia ha benedetto la statua in cartapesta di San Francesco di Paola, appartenuta a don Franco Lupo, tornato al Padre lo scorso 19 gennaio.

 

 

 

Ieri mattina, infatti, mons. Seccia si è recato nella chiesa di Santa Maria degli Angeli, nota a Lecce come la 'chiesa della Finanza' o chiesa di San Francesco di Paola, a causa della presenza della omonima confraternita. Di fronte ai  confratelli e ai fedeli intervenuti per la messa domenicale, il presule ha salutato il padre spirituale mons. Angelo Renna e il priore Claudio Selleri, in rappresentanza della confraternita.

Indossata la stola, ha poi benedetto la bella statua in cartapesta raffigurante San Francesco di Paola, dono che i nipoti di don Franco Lupo, hanno offerto alla confraternita. Nel suo discorso, il vescovo ha richiamato la devozione di don Franco verso il santo calabrese, di cui era onorato di portare il nome, e ha ricordato come fosse molto affezionato alla statua del santo di Paola, che custodiva premurosamente nella sua stanza da letto. Infine, mons. Seccia ha ringraziato i parenti di don Franco per il dono e ha menzionato lo zelo pastorale del nostro sacerdote-poeta, certo che ora starà lodando il Signore nella liturgia celeste.
Da parte sua, Claudio Selleri ha letto il documento con cui la confraternita, in virtù delle qualità umane, morali e sacerdotali di don Franco, ha stabilito che il loculo dove riposano le sue spoglie mortali sia custodito in perpetuo. Il popolo presente ha accolto con soddisfazione tale deliberazione che rende don Franco un perenne punto di riferimento, sia per la sua poesia, sia, soprattutto, per la sua testimonianza di vita e di fede.

Racconto per immagini di Arturo Caprioli

 

 

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