Tornati in Galilea, Gesù decide di dirigersi un’altra volta a Betsàida mentre si stavano avvicinando, gli conducono un cieco, pregandolo di toccarlo.
Si chiama Terach, il Maestro lo prende per mano, lo conduce fuori dal villaggio e, dopo avergli messo della saliva sugli occhi, gli impone le mani e lo guarisce. Da Betsàida si spingono fino a Cesarea di Filippo, qui Gesù domanda ai suoi discepoli: “La gente, chi dice che sia il Figlio dell’uomo?”. Alcuni rispondono ma poi dice loro: “Ma voi, chi dite che io sia?”. Risponde Simon Pietro: “Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente”. Pietro ha parlato con il cuore.
Il Maestro aggiunge: “E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli”. Pietro è stato scelto ma lui vorrebbe farsi piccolo. Quella stessa sera, mentre stanno attorno al fuoco, il Nazareno preannuncia ciò che sarebbe accaduto nei mesi successivi. Pietro reagisce male e Gesù caccia da lui Satana: “Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia, la troverà”.