Un appuntamento all’insegna dell’amicizia e della gioia nell’imminenza del santo Natale, quello vissuto ieri dall’equipe del Movimento studenti di Azione cattolica della Chiesa di Lecce che, insieme all’assistente unitario mons. Antonio Montinaro, all’assistente diocesano don Federico Andriani e al presidente Mauro Spedicati ha voluto portare, a nome di tutta l’associazione, gli auguri per le feste ormai vicine all’arcivescovo Michele Seccia.
Entusiasta e spiccatamente paterno (GUARDA), il presule ha accolto la carovana msacchina nella sua casa, rallegrandosi per la presenza di giovani che, nel mondo della scuola, si mettono in discussione e manifestano la loro voglia di essere corresponsabili nell’azione educativa e di portare a tutti una degna testimonianza cristiana.
Ha detto: “Sono molto felice di essere con voi, perché dove ci sono i giovani c’è la speranza; il vostro non è un compito semplice ma potrei paragonarlo ad un ministero, dal momento che voi siete a servizio della scuola perché quanto in essa si vive possa mirare a formare buoni cristiani ed onesti cittadini, come amava dire San Giovanni Bosco. Vi accompagno con la mia preghiera e vi incoraggio a non demordere, perché il modo e la comunità scolastica hanno bisogno di voi”.
E come ogni visita natalizia che si rispetti, non potevano mancare i doni, gesto di amore e di riconoscenza dei ragazzi del movimento al loro affezionato pastore: una dolce lente di ingrandimento in pasta di mandorla e un gran panettone artistico-artigianale raffigurante la natività.
Ad accompagnare la consegna di questi pensieri, le parole di don Federico che ha detto: “Padre, abbiamo pensato a dei regali forse un tantino in controtendenza: la lente che richiama il tema annuale dell’Azione cattolica, sprona ogni suo membro ad avere gli occhi “fissi su di Lui”, il Signore della vita. La doniamo a lei che è il vescovo, la sentinella, colui che è chiamato a sorvegliare e a vigilare sul popolo affidato alle sue cure: nel frastuono del mondo ci indichi sempre Cristo, vera luce che vince le tenebre. I doni non sono terminati perché a lei consegniamo anche questo grande panettone. Sappiamo quanto ha a cuore i poveri e quanto per loro si spenda giornalmente: vorremmo, allora, essere le sue mani perché questo dolce giunga nella nostra casa della carità e sia la carezza dolce che giunge a tutti i fratelli meno fortunati di noi”.
La parola conclusiva è affidata al presidente diocesano Mauro Spedicati che in maniera grata ha voluto ricordare la presenza costante, delicata e premurosa dell’arcivescovo nei confronti di tutta l’Azione cattolica, verso la quale nutre stima, affetto e venerazione.
Così si è rivolto all’arcivescovo Seccia: “Le diciamo grazie per la simpatia e il bene con cui guarda a noi e con cui ci incoraggia a proseguire il nostro cammino di apostolato. Le chiediamo di continuare a benedirci mentre domandiamo per lei al Bambino Gesù il dono delle grazie che il suo cuore desidera”.
La foto finale di rito ha suggellato la bellezza di una mattinata dal sapore familiare, quello che in questo Natale di ripresa diventa richiesta al Datore di ogni bene per ogni uomo di buona volontà.