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«Vorrei chiedere, per favore, a tutti coloro che occupano ruoli di responsabilità, a tutti gli uomini e le donne di buona volontà: siamo “custodi” della creazione, custodi dell’altro, dell’ambiente. Non dimentichiamo mai che il vero potere é il servizio, quel servizio che ha il suo vertice luminoso sulla Croce. Bisogna custodire la gente, aver cura di ogni persona con amore, specialmente dei bambini, degli anziani e di tutti coloro che sono nella periferia del nostro cuore. Solo chi serve con amore sa custodire!».  Papa Francesco  alla Chiesa universale.

Queste parole di Papa Francesco racchiudono perfettamente quello che i giovani hanno sperimentato concretamente partecipando al secondo AcLab diocesano del settore giovani di Azione cattolica che si è tenuto ad Arnesano l'altra sera.

I ragazzi si sono scoperti generatori di servizio con l’aiuto dei fratelli che giornalmente vivono l’esperienza di un servizio umile e silenzioso.

I volontari di “Divergo” e “Mc 6,31” hanno donato l’esperienza del "vivere accanto" a chi vive con differenti forme di disabilità perchè nella “diversità vi è ricchezza, vi è un valore che rende unico chiunque disabile che incrociamo nella nostra vita e che ci regala quella passione per la vita che spesso mettiamo da parte.”

Gli “Apprendisti Cittadini” e “Oasi Mamma Bella”, invece, hanno fatto vivere un mondo a misura di bambino, facendo riscoprire la bellezza delle piccole cose, di quelle apparentemente insignificanti in una realtà piena di qualsiasi oggetto ma che per chi invece non ha nulla significano tantissimo.

S., inoltre, ha ricordato a tutti del patrimonio inestimabile che sono i nonni, le radici della Chiesa e della società, tesoro prezioso per i giovani attraverso la saggezza dei loro sguardi e i valori su cui hanno fondato le loro famiglie e le loro vite, accompagnando quelle delle nuove generazioni lungo il sentiero della maturità e aiutandoli a guardare il futuro con speranza e responsabilità.

I "Giovani per la Pace della Comunità di Sant’Egidio” ed il loro vivere tra gli ultimi e i soli, un servizio silenzioso il loro un donarsi senza limiti che fa comprendere come il servizio concreto sia amore.

Insieme, ognuno con i propri carismi, “non avendo timore di manifestare buoni sentimenti” i giovani sono pronti a costruire quella “civiltà dell’amore” che San Paolo VI ha indicato.

“Il nostro - spiega il presidente della Repubblica Sergio Mattarella - è un Paese ricco di solidarietà. Spesso la società civile è arrivata, con più efficacia e con più calore umano, in luoghi remoti non raggiunti dalle pubbliche istituzioni.”

Sentirsi comunità, è questo che il Presidente della Repubblica ha auspicato a tutti gli italiani nei tradizionali auguri di fine anno per questo i giovani di Ac hanno da subito gettato le basi per sentirsi comunità nella Chiesa di Lecce.

*ha collaborato Eleanna Longo
 

 

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