Diffondere informazioni scientifiche, soprattutto riguardo tematiche inerenti la prevenzione della prematurità, delle malformazioni congenite, della mortalità e dei danni perinatali, infantili e adolescenziali.
Ma anche promuovere, sostenere e istituire gruppi di studio, in collaborazione con altre realtà associative e istituzionali in relazione alla difesa dei diritti dei bambini e alla promozione della salute fin dalla nascita, al fine di sensibilizzare le attività di ricerca scientifica su temi correlati e migliorare l’assistenza a livello cittadino, provinciale e regionale: sono questi i principali obiettivi che costituiscono la mission dell’associazione salentina “Il filo di Andrea Odv”, da anni attiva sul territorio e sempre pronta a dare il proprio contributo attraverso azioni concrete ma anche momenti di riflessione e confronto. Come nel caso del convegno dal tema “Volontariato è speranza! Testimonianze e progetti”, che si terrà sabato 5 ottobre alle 18.30, presso il chiostro del comune di Sternatia.
Un’iniziativa che, come evidenziato dal tenore degli interventi previsti, si inserisce sul solco della già consolidata collaborazione con le divisioni di neonatologia, terapia intensiva neonatale e pediatria presso gli ospedali del territorio nazionale e provinciale, per quanto riguarda la risoluzione di problematiche organizzative comprendenti tra l’altro l’aggiornamento scientifico, la dotazione di apparecchiature, il supporto logistico alle famiglie.
Tra i relatori previsti, infatti, ci saranno il dott. Enrico Rosati (primario dell'Utin del “V. Fazzi” di Lecce), don Gianni Mattia (cappellano del V. Fazzi di Lecce e presidente dell'associazione”Cuore e mani aperte Odv”), il dott. Norberto Pellegrino (presidente dell'Associazione italiana persone down Lecce) e la dott.ssa Maria Teresa Calignano (presidente onorario dell'Associazione italiana persone down Lecce).
A concludere l’incontro sotto l’egida della unificatrice della musica, l’esclusiva esibizione del chitarrista dei Nomadi Cico Falzone, che ha deciso di donare gratuitamente all'sssociazione e a tutti i presenti il proprio talento.
“L'evento del 5 ottobre vuole rappresentare un momento di confronto e discussione sul ruolo delle associazioni oggi, su quanto sia importante il contributo che forniscono alle famiglie e ai bambini, parlando di progetti concreti e portando le testimonianze di altre realtà che collaborano con la nostra associazione - spiega Gabriele Filieri, presidente de ‘Il filo di Andrea Odv’ -. Già il titolo ‘Volontariato è speranza’, con l'accento sulla ‘e’, rimarca appunto la nostra forte convinzione che spesso basti un piccolo gesto disinteressato, anche di pochi, per dare speranza a molti. Il convegno sarà poi arricchito dalla presenza di un artista d’eccezione come Cico Falzone, chitarrista storico dei Nomadi, che dimostra una grande sensibilità donando la sua esibizione per il fine benefico dell’Associazione e al quale, proprio per questo, va tutta la nostra gratitudine”.
L’ASSOCIAZIONE “IL FILO DI ANDREA ODV”
“Il filo di Andrea Odv” è un’associazione di volontariato nata dal forte desiderio dei genitori del piccolo Andrea di portare avanti un progetto di solidarietà e aiuto per tutte le famiglie che affrontano la triste realtà di una malattia. È stato il piccolo Andrea, in soli 70 giorni di vita, a creare intorno a sé una rete di amore e solidarietà. Affetto dalla Sindrome di Down, già prima di venire al mondo Andrea ha iniziato a legare con un filo robusto i concetti di patologia e inclusione, aprendo il cuore ad una realtà che prima sembrava sconosciuta.
Venuto al mondo, ha dovuto lottare con delle complicazioni ai polmoni, che i medici non sono riusciti a guarire; durante questa battaglia Andrea ha allacciato insieme il filo della speranza e quello della solidarietà, mostrandoci l’importanza di dare una mano a chi soffre, che può rendere meno pesante il fardello del dolore. Così la sua mamma e il suo papà hanno visto tanti piccoli Andrea soffrire e tanti papà e mamme vivere situazioni angoscianti; hanno toccato l‘amara realtà dei reparti di Neonatologia, hanno scoperto che esistono ambulanze a cui mancano attrezzature all’apparenza banali, ma urgenti e necessarie; hanno tenuto la mano di chi vive la difficoltà di cambiare continuamente ospedali senza le possibilità economiche per farlo.