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“A Parabita è tornata la paura: estorsioni, spaccio di droga e detenzione di armi. Mi auguro che su questi episodi possa presto essere fatta piena luce”.

Lo ha detto il vescovo di Nardò-Gallipoli, mons. Fernando Filograna, leggendo ieri sera un messaggio ai cittadini all’inizio della celebrazione eucaristica nella chiesa madre, a Parabita, in riferimento alle minacce ai commissari prefettizi e ai manifesti funebri rivolti a Marco Cataldo.

Dopo aver espresso “solidarietà” nei confronti dei tre commissari prefettizi, Andrea Catandori, Sebastiano Giangrande e Gerardo Quaranta, il presule ha espresso la sua vicinanza a Cataldo, che “a causa di vigliacchi avvertimenti in stile mafioso ha deciso di non concorrere in questa tornata elettorale per il servizio di sindaco”.

Dal vescovo l’incoraggiamento alle comunità ecclesiali a “impegnarsi per superare questo difficile momento e spero che le attività elettorali si svolgano nella maniera più tranquilla possibile”. L’urgenza indicata è quella di “ricucire, ricostruire e pacificare la comunità”. “Ai candidati a sindaco e a tutti i futuri amministratori, che saranno scelti con coscienza, chiedo di dialogare con tutti, di mettere in atto le iniziative che ritengono più opportune a favore del bene comune”.

Da mons. Filograna una richiesta anche per le comunità parrocchiali, il laicato cattolico, le associazioni, cioè quella di “fare rete perché tutti studino e abbiano a cuore il bene della città”. Vengono così indicati: la formazione “permanente”, un’alleanza fra generazioni, la difesa della famiglia con politiche di sostegno e “relazioni positive”, “fondate sul rispetto e sul confronto”.

 

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