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Ormai ci siamo! Mancano pochi giorni all'inaugurazione del "Festival Sabir2019". Dopo la presentazione tenutasi in conferenza stampa a Bari, tutto è pronto.

Dal 16 al 19 maggio Lecce avrà l'onore di accogliere la rassegna che è alla sua quinta edizione: il festival finora non era mai uscito dalla Sicilia. Sono tanti i soggetti coinvolti nell'organizzazione e promozione di "Sabir", da Arci a Caritas Italiana, Acli, Cgil, Asgi, A Buon Diritto, Carta di Roma. Inoltre la manifestazione si svolgerà con il patrocinio di Anci, Rai, Regione Puglia, Unisalento, Provincia di Lecce e Comune di Lecce.

Il forte impegno corale rafforza l'importanza del messaggio che è tutto nel nome: Sabir era la lingua meticcia parlata dai marinai nei porti del mediterraneo fino all'inizio del secolo scorso, un modo tutto personale di comunicare, simbolo di condivisione di radici culturali differenti che il destino ha voluto unire. Il festival vuole dunque esortare a riflettere sul senso che oggi acquista la convivenza nelle zone del "mare di mezzo".

Occorre recuperare fiducia nelle possibilità che il mediterraneo offre; comprendere il passato per amare il presente. Sensibilizzare l'opinione pubblica al tema è la sfida che coglie, attraverso la formazione, la condivisione e  il confronto. Per questo, sono stati disposti incontri internazionali, mostre, spettacoli musicali, film e cortometraggi, laboratori creativi, presentazione di libri.

Rispetto alle edizioni precedenti la manifestazione propone delle novità. In particolare, il 18 maggio presso i giardini della piazzetta Arco di trionfo di Lecce si parlerà del "valore del cibo nei processi migratori" e al cibo sarà dedicato un mercato multietnico per tutta la durata del festival.

Per la prima volta, parteciperanno, tra gli altri, produttori dal Marocco, Algeria, Palestina, Tunisia, Egitto. Altra novità "le lezioni mediterranee", una serie di sei incontri formativi dedicati al mediterraneo, colto in tutti i suoi aspetti: crocevia di storie e di identità, mare da proteggere, punto nodale di scontri politici e culla dei diritti umani. Infine segnaliamo un'iniziativa davvero particolare che ci viene proposta dalla Caritas diocesana di Benevento e Caritas Italiana/Progetto Mind: per tutta la rassegna sarà a disposizione una "Uman Library", ovvero una biblioteca dove i libri diventeranno persone in carne ed ossa. Lo scopo è quello di promuovere il dialogo, confrontarsi con le diverse culture per conoscersi meglio ed abbattere gli stereotipi.

Tutti gli eventi saranno gratuiti. Per consultare l'intero programma e per iscriversi ai laboratori vi rimandiamo al sito: https://www.festivalsabir.it.

 

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