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Presentato a Lecce, il progetto “Rafforzamento della rete bibliotecaria della Provincia di Lecce quale biblioteca di Comunità diffusa”, elaborato dalla Provincia di Lecce e finanziato dalla Regione Puglia, per l’importo complessivo di 1.643.988 euro, nell’ambito dell’avviso pubblico “Community library”.

 

Il progetto, che vede coinvolte 59 biblioteche del territorio in una logica cooperativa e sistemica che da anni anima il servizio bibliotecario provinciale, realizzerà una serie di attività orientate al potenziamento ed all’innovazione di tali importanti istituti culturali.

Alla presentazione sono intervenuti Stefano Minerva, presidente della Provincia di Lecce, Loredana Capone, assessore regionale all’Industria turistica e culturale, Gestione e valorizzazione dei beni culturali, Dina Manti, consigliere provinciale con delega alle Politiche culturali, oltre a dirigenti e funzionari degli enti coinvolti nel progetto.

Erano presenti all’iniziativa i sindaci ed i responsabili delle biblioteche partecipanti al sistema bibliotecario provinciale all’epoca della presentazione del progetto. Hanno preso parte all’incontro, inoltre, le ditte del raggruppamento di imprese che si sono aggiudicate l’appalto principale del progetto. Si tratta di Imago cooperativa sociale arl, Space spa, e DM Cultura srl, che avvieranno le attività dal 1° febbraio prossimo.

La Biblioteca Provinciale di Lecce “N. Bernardini”, che ha sede presso il complesso monumentale Convitto Palmieri, ha da sempre rappresentato, per dimensioni e caratteristiche del suo patrimonio, ma anche perché ha sede nella città capoluogo, un punto di riferimento per tutte le biblioteche del territorio, fino a divenire, sin dal 2005, promotrice e coordinatrice del Sistema Bibliotecario Provinciale.

A partire da questa data, la Provincia di Lecce, anche in coerenza con l’indirizzo sostenuto dalla Regione Puglia, ha avviato, attraverso la Bernardini, il processo di costruzione di un sistema cooperativo stellare, diffuso in tutto il territorio provinciale, che ha portato alla riqualificazione e spesso rinascita di tante piccole biblioteche.

Tale cooperazione si fonda sul principio, ormai consolidato sia a livello nazionale che europeo, che una biblioteca da sola (soprattutto se di piccole dimensioni come la gran parte di quelle salentine), non può affrontare e superare le sfide della modernità, e, al contempo, deve fare i conti con ristrettezze economiche sempre maggiori. Risulta strategico, cioè, gestire a livello di sistema alcuni servizi e forniture, quali la catalogazione e la digitalizzazione (che richiedono alti livelli di specializzazione e aggiornamento), l’aggiornamento delle raccolte, l’aggiornamento e la qualificazione del personale.

 

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