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Avete sentito parlare del nuovo film di Netflix?  Si chiama Cuties è un film francese, che parla di una ragazzina di 11 anni che si ribella ai suoi genitori musulmani, unendosi a un gruppo di bambine che praticano la danza twerk.

 

 

Netflix ha acquistato i diritti esclusivi per l'uscita del film, la cui trama, ruota intorno a una bambina che si ribella alla ferrea educazione dei genitori cimentandosi nella danza twerk. Una danza provocante, eseguita con abiti succinti, basata sul movimento del fondoschiena. Il film è già disponibile da ieri 9 settembre e chiunque abbia un abbonamento potrà accedere.
Ci sono dei gruppi di sostegno familiare ed alcune associazioni cattoliche, che hanno chiesto a Netflix di annullare l'uscita sulla piattaforma. Le associazioni ritengono che ci sia in questo film una sessualizzazione dei bambini.
Dopo una prima ondata di proteste Netflix si è scusato per l'immagine e le parole usate per la campagna promozionale del film, ma non ha annullato l'uscita. Le associazioni cattoliche ribattono che è necessario resistere alla crescente degenerazione che l'industria cinematografica sta cercando di promuovere, per normalizzare la sessualizzazione dei bambini.

Il film racconta la storia di Amy, 11 anni, una bambina che rimane affascinata da un gruppo di ballerine twerk e sperando di unirsi a loro, inizia a esplorare la propria sessualità e femminilità sfidando le tradizioni della famiglia.
La regista ha spiegato che il film vuole essere un contrasto nei confronti del patriarcato.
Credo sinceramente che sia necessaria l'educazione sessuale a scuola. In Svizzera è obbligatoria dal 1955 e poi anche in Norvegia, Finlandia e Danimarca. In Italia invece non è previsto un programma di educazione sessuale, rimane quindi solo un campo di azione delle famiglie.
Spesso infatti, in famiglia, non se ne parla e i ragazzi ascoltano gli amici, i media, la televisione o internet.
Queste sono le fonti di informazione principale per gli adolescenti italiani. Per alcuni, l'unico modello di riferimento sessuale, fino al momento di avere le prime esperienze, è il materiale trovato in rete.

È necessario che i ragazzi maturino un atteggiamento consapevole verso la sessualità, per essere in grado di agire responsabilmente, non solo verso se stessi ma anche verso gli altri. L'educazione sessuale a scuola, basata su informazioni scientificamente accurate, avrebbe l'opportunità di colmare un vuoto, laddove in famiglia non se ne parli, o non lo si faccia correttamente.
Potrebbe correggere o integrare le immagini fuorvianti e le informazioni spesso degradanti, veicolate dai media. Ovviamente l'educazione deve essere adeguata all'età e aiutare i ragazzini a non travisare ciò che vedono in tv.
Una raccomandazione. Non lasciate che i vostri figli siano bombardati dai media, con cellulare, tv e internet incontrollati.

 

Forum Famiglie Puglia