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Il rigore scientifico con cui il presbitero e docente milanese Aristide Fumagalli affronta la tematica degli omosessuali cristiani, nel volume da poco pubblicato L’amore possibile. Persone omosessuali e morale cristiana, rappresenta una pietra miliare nella comprensione cristiana non della “questione omosessuale” ma delle “persone omosessuali”.

 

 

La ricchezza dei dati forniti, dalla Bibbia alla tradizione al magistero e alla teologia, intende fornire una riflessione sul discernimento ecclesiale alla luce degli esiti delle scienze umane e delle conoscenze scientifiche ad oggi validate, il tutto e sempre nell’ottica dell’amore cristiano!

I criteri su cui si sviluppa l’esame analitico e critico dell’Autore sono quelli della sessualità e del matrimonio, per addivenire a nuovi paradigmi valutativi nell’ambito della questione teologico-morale.

“Si tratta di integrare tutti, si deve aiutare ciascuno a trovare il proprio modo di partecipare alla comunità ecclesiale, perché si senta oggetto di una misericordia ‘immeritata, incondizionata e gratuita’” (Amoris Laetitia, 297).

Papa Francesco ha affermato più volte che dobbiamo passare dalla ‘cultura dell’aggettivo alla teologia del sostantivo’”, scrive don Marcello Semeraro nella prefazione al testo, chiedendosi come può ciascuno di noi, come Chiesa, essere strumento e luogo d’incontro tra la persona omosessuale e la misericordia di Dio.

Come sostiene Giannino Piana nella postfazione, Aristide Fumagalli, in questo prezioso e innovativo lavoro interpretativo e puntuale, pur pervenendo ad un giudizio morale non più incasellato nelle categorie tradizionali, richiama il senso di responsabilità dell’amore possibile fra persone omosessuali con criteri che risultano, infine, i medesimi dell’amore eterosessuale.

 

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