Ripercorrere i sentieri noti delle Sacre Scritture nel rigore della tradizione ermeneutica ma con un nuovo sguardo, legato alle domande più pregnanti del mondo contemporaneo.
È questa la proposta de Le donne nascoste nella Bibbia e Passione secondo Veronica, due tra le ultime pubblicazioni edite dalla casa editrice salentina AnimaMundi, che indagano sulle figure femminili citate nei testi sacri, restituendo loro una nuova importanza, sottolineandone il ruolo chiave, seppur spesso “laterale”.
Le donne nascoste nella Bibbia, l’ultimo libro dello studioso e divulgatore Luigino Bruni (nella foto), salentino di origine, docente alla Lumsa di Roma, editorialista del quotidiano “Avvenire”, guarda alle donne citate nella narrazione biblica nella loro interezza di personaggi forti e compassionevoli, nella loro personalità complessa, nonostante i soprusi del patriarcato. Ritratti di donne che emergono dal passato, in grado di guidarci nell’esperienza presente e futura.
Un percorso contemporaneo attraverso il mistero dei testi sacri è anche quello di Vincenzo Lopano nel suo Passione secondo Veronica. Lopano, uomo di Chiesa e fine studioso - è parroco dal 2010 della parrocchia Sant’Agostino in Altamura e ha collaborato con le edizioni San Paolo per la redazione di diversi sussidi liturgico-pastorali - ripercorre uno dei più importanti capitoli del racconto cristiano dal punto di vista inedito di Veronica, la donna che emerge dalla folla per asciugare sangue e sudore con un fazzoletto di lino, sfidando vergogna, paura e pregiudizi.
Chi era Veronica? Questo inedito racconto della Passione sembra dirci che l’atto importante, quello imprescindibile, non è riconoscerla nella sua esistenza storica, ma nella sua essenza misericordiosa. Il gesto di Veronica non si perde in quel calvario di sofferenze e fatiche che è la salita verso il Gòlgota, ma anzi resiste in una scelta d’amore nata da una predisposizione tutta femminile alla pietà. Resiste e ci invita a fare lo stesso, a prender parte a quella Via Crucis e ad accogliere il peso comune della croce. Mai nominata nei Vangeli canonici, in alcune tradizioni identificata con l’emorroissa, la pia donna diventa invece la guida, i passi, lo sguardo narrante delle quattordici stazioni dolorose che Vincenzo Lopano racconta con pathos e lacerante partecipazione emotiva. Una processione religiosa e cristiana nel senso più ampio possibile, un percorso da intraprendere nella vita di ogni giorno per rinnovarci in quel nome, Veronica, e prendere spunto dal suo significato: vera icona che porta vittoria.
della Bibbia. Le pubblicazioni di Luigino Bruni e Vincenzo Lopano per ‘AnimaMundi’
Ripercorrere i sentieri noti delle Sacre Scritture nel rigore della tradizione ermeneutica ma con un nuovo sguardo, legato alle domande più pregnanti del mondo contemporaneo.
È questa la proposta de Le donne nascoste nella Bibbia e Passione secondo Veronica, due tra le ultime pubblicazioni edite dalla casa editrice salentina AnimaMundi, che indagano sulle figure femminili citate nei testi sacri, restituendo loro una nuova importanza, sottolineandone il ruolo chiave, seppur spesso “laterale”.
Le donne nascoste nella Bibbia, l’ultimo libro dello studioso e divulgatore Luigino Bruni (nella foto), salentino di origine, docente alla Lumsa di Roma, editorialista del quotidiano “Avvenire”, guarda alle donne citate nella narrazione biblica nella loro interezza di personaggi forti e compassionevoli, nella loro personalità complessa, nonostante i soprusi del patriarcato. Ritratti di donne che emergono dal passato, in grado di guidarci nell’esperienza presente e futura.
Un percorso contemporaneo attraverso il mistero dei testi sacri è anche quello di Vincenzo Lopano nel suo Passione secondo Veronica. Lopano, uomo di Chiesa e fine studioso - è parroco dal 2010 della parrocchia Sant’Agostino in Altamura e ha collaborato con le edizioni San Paolo per la redazione di diversi sussidi liturgico-pastorali - ripercorre uno dei più importanti capitoli del racconto cristiano dal punto di vista inedito di Veronica, la donna che emerge dalla folla per asciugare sangue e sudore con un fazzoletto di lino, sfidando vergogna, paura e pregiudizi.
Chi era Veronica? Questo inedito racconto della Passione sembra dirci che l’atto importante, quello imprescindibile, non è riconoscerla nella sua esistenza storica, ma nella sua essenza misericordiosa. Il gesto di Veronica non si perde in quel calvario di sofferenze e fatiche che è la salita verso il Gòlgota, ma anzi resiste in una scelta d’amore nata da una predisposizione tutta femminile alla pietà. Resiste e ci invita a fare lo stesso, a prender parte a quella Via Crucis e ad accogliere il peso comune della croce. Mai nominata nei Vangeli canonici, in alcune tradizioni identificata con l’emorroissa, la pia donna diventa invece la guida, i passi, lo sguardo narrante delle quattordici stazioni dolorose che Vincenzo Lopano racconta con pathos e lacerante partecipazione emotiva. Una processione religiosa e cristiana nel senso più ampio possibile, un percorso da intraprendere nella vita di ogni giorno per rinnovarci in quel nome, Veronica, e prendere spunto dal suo significato: vera icona che porta vittoria.